IN DEMOCRAZIA…

Piccole riflessioni sulla democrazia.
Lo spunto per questo articolo arriva da Michele Benelli che ha postato il “pensierino del sabato” (oggi sabato 29-6-2013) sul gruppo facebook OPPT One People’s Public Trust Italia.
Prima di lasciarvi a queste riflessioni estraggo alcuni passi dalla pagina Wikipedia relativa a “Democrazia”. Consiglio la lettura di tutta la pagina poichè è importante adesso più che mai riconnettersi alla realtà delle cose dato che spesso di alcuni concetti che consideriamo scontati, ne tralasciamo importanti sfaccettature.

Italia 2

Da Wikipedia:

 Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.

Il concetto di democrazia non è cristallizzato in una sola versione o in un’unica concreta traduzione, ma può trovare ed ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni ed applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare.

Democrazia diretta e democrazia rappresentativa

La prima classificazione della democrazia può essere tra democrazia diretta e democrazia indiretta.

Nella democrazia diretta o partecipativa il potere sovrano è esercitato direttamente dal popolo, come avveniva nell’antica Grecia, dove i cittadini (esclusi naturalmente gli schiavi, donne e cittadini stranieri) si riunivano nell’agorà (oggi la piazza) per discutere attivamente di leggi o posizioni politiche da prendere.

Nella democrazia indiretta o rappresentativa il potere sovrano è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo (il Parlamento). L’Italia è una repubblica parlamentare (quindi a democrazia indiretta) che usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum, l’iniziativa popolare e la petizione popolare; i cittadini sono comunque liberi di candidarsi (scendere in politica) per diventare rappresentanti, qualunque sia il loro stato sociale.

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La democrazia è una forma di stato che, nella sua accezione contemporanea, si è via via affermata in modo particolarmente significativo negli ultimi due secoli. Nell’arco di più di due millenni, il concetto di democrazia ha tuttavia vissuto una continua evoluzione, subendo importanti modificazioni nel corso della storia. Le prime definizioni di democrazia risalgono all’antica Grecia.

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Un primo riferimento universale lo si ritrova nei cinque regimi governativi platonici, in ordine discendente: aristocrazia, timocrazia, oligarchia, democrazia, che può portare alla tirannia in quanto inevitabile conseguenza dei comportamenti demagogici legati all’acquisizione del consenso.

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Un altro esempio è il principio aristotelico che distingue fra tre forme pure e tre forme corrotte di governo: monarchia (governo del singolo), aristocrazia (governo dei migliori) e timocrazia (governo dei censi aventi diritto), esse secondo il filosofo rischiavano di degenerare rispettivamente in dispotismo, oligarchia (governo di un’élite), e democrazia (potere del popolo). Quest’ultimo, gestito dalla massa, è stato in termini più moderni definito anche dittatura della maggioranza, “quantitativismo” politico e per ciò dispotico e autoritario.

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Ed ora le sagge parole di Michele Benelli che scrive:

PENSIERINO DEL SABATO

In democrazia un governo dovrebbe occuparsi di armonizzare la condivisione di risorse per evitare tensioni…

In democrazia un governo dovrebbe gestire la moneta della quale dovrebbe avere pieno controllo in quanto essa dovrebbe essere proprietà del popolo…
In democrazia il concetto di tasse non ha senso visto che è sostituito da quello di condivisione governata….

In democrazia il concetto di interesse neppure ha senso dato che il denaro è proprietà del popolo che se lo gira o se lo presta decidendo quali siano le cose giuste da fare e su cosa concentrare il capitale circolante…

In democrazia non esistendo ne tasse ne interesse non esiste neppure l’inflazione visto che è generata da queste due cose…

In democrazia non esistono i partiti in quanto l’interesse dominante è sempre quello generale o comunque quello della maggioranza adeguatamente rappresentata da singoli eletti in una assemblea e l’eletto è scelto in quanto persona e non in quanto appartenente a uno schieramento o squadra…

In democrazia chi la pensa diversamente ha le stesse opportunità di chiunque altro …

In democrazia io non dovrei scrivere questo post per spiegare la democrazia perchè tutti saprebbero queste cose in quanto le vivrebbero.

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