Voto o non voto? Se voto, chi voto? Considerazioni dell’Italia presente.
Ecco le liste definitive dei partiti in lizza per le elezioni 2013 presenti sulle liste abruzzesi.
Lo scopo di questo articolo è quello di focalizzare l’attenzione sull’eventuale esito di queste elezioni, più che sul partito da votare, introducendo particolari elementi di valutazione venuti alla luce recentemente.
Ricordo che dopo queste elezioni, comunque vadano, l’Italia e tutti gli italiani, avranno un “nuovo” presidente del consiglio ed un relativo “nuovo” governo che ancora una volta sarà UNO per tutta la nazione, specchio di essa, indipendentemente dai simboli da cui proverrà.
Il prossimo Primo Ministro italiano sarà un essere umano con tutti i suoi unici e particolari pregi e difetti, i suoi ideali ed i suoi punti di vista, e volenti o nolenti rappresenterà nel mondo i cittadini italiani tutti: questo prevede l’attuale ordinamento.
Anche i dissidenti, gli anarchici, i puri, gli intellettuali, i poveracci, i commercianti, gli imprenditori, i lavoratori, i controcorrente, i complottisti, i divulgatori, gli approfittatori, i benefattori, saranno condizionati sempre e comunque dai vertici delle istituzioni correnti che andranno ad operare nell’ormai obsoleto schema istituzionale in via di trasformazione.
Certo, si può anche non votare, votare scheda bianca, annullare la scheda oppure rifiutare legalmente la scheda, in modo da far verbalizzare al Presidente di seggio che quel voto non sia conteggiato in nessun caso come è ben documentato qui, sul sito delle riforme istituzionali: http://www.riforme.info/noschede2008/19-rifiuto-schede/117-noschede-rifnorm . E’ un metodo legale e propriamente regolamentato e prevede anche eventuali sanzioni per i Presidenti di seggio che si rifiutino di effettuale tale operazione, dal sito si legge infatti:
“Di fronte all’eventuale ostinazione dei Presidenti e alla riluttanza dei segretari a non verbalizzare sia la protesta che le obiezioni del Presidente di seggio, e laddove non ci si senta in grado di sostenere il confronto, evitare di farsi coinvolgere in accese ed inutili discussioni. Rivolgersi invece alla forza pubblica per richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario che può avere accesso nella sezione per notificare al Presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione, e cioè l’omessa verbalizzazione (art. 44 comma 4 D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361 e successive modifiche).”
Una volta elencate quindi le varie opzioni di scelta, mi limito a considerare il fatto che, il non-voto è comunque una scelta personale che va rispettata, tuttavia il non-votante italiano continuerà ad abitare, vivere, lavorare, crescere ed eventualmente morire in italia, quindi in un certo qual modo sarà soggetto a ciò che gli altri, in sede amministrativa, avranno scelto per lui, a meno che non si attivi in prima persona per lavorare o collaborare nel proprio ambito al cambiamento che auspicherebbe per se stesso.
In definitiva chi non vota (massimo rispetto per ogni cittadino che prenda questa decisione) non sceglie e subisce passivamente le decisioni altrui.
Il sistema è questo. Adesso questo c’è! Se davvero si vuole cambiare il sistema, bisogna unirsi per forza nell’azione con altri cittadini e costruire alternative valide, non solo di governo, ma anche e sopratutto di AZIONE NEL PROPRIO TERRITORIO, utilizzando le possibilità già a disposizione.
OGNI CITTADINO SCEGLIERA’ IN PIENA LIBERTA’ SE VOTARE E CHI VOTARE
Cosa c’è quindi di tanto importante da considerare per poter valutare meglio a chi affidare la propria delega e perchè c’è tanto disorientamento?
Seguiranno una serie di link e informazioni che potrebbero modificare di molto la percezione che ognuno di noi ha dell’attuale politica, spesso considerata dal cittadino medio come massimo punto di riferimento.
Queste informazioni dovrebbero essere conosciute dai candidati al governo che dovrebbero anche essere in grado di spiegarle, tuttavia non è così: mai in TV o in un comizio pubblico si sono affrontati questi temi apertamente.
La prima news (che non è una news…) è che l’Italia è una S.P.A. a tutti gli effetti, registrata al S.E.C. di Washington D.C. (U.S. Securities and Exchange Commission) con il nome “ITALY, Republic Of”, come si può facilmente vedere dal sito: http://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar?CIK=0000052782&action=getcompany
da dove sono state estrapolate queste immagini.
L’argomento è quantomai vasto e per questo, al fine di capire meglio di cosa si sta parlando, esorto il lettore all’ascolto del Podcast numero 8, registrato nell’estate del 2012 dal buon Italo Cillo, che ha riassunto per quanto possibile questi punti in due ore di puntata:
- Cos’è quella che chiamiamo “Italia”? Una “Repubblica democratica fondata sul lavoro”, o una Società Privata registrata presso la S.E.C. di Washington D.C., in America?
- TU e la persona indicata su tutti i tuoi Documenti di Identità siete la stessa cosa, giusto? Sbagliato! La scioccante frode che si consuma ai nostri danni, fin dal giorno in cui siamo nati
- Tre documenti medioevali, scritti su pelle umana, sono alla base del Sistema Feudale in vigore ancora oggi?!?
- “Avvertimento” e “Silenzio-Assenso”: gli stratagemmi usati dall’Elite Mondiale per conservare il Potere
- In corso di svolgimento: la più massiccia operazione di “bancarotta pianificata” di tutte le Nazioni, dal Primo Dopoguerra ad oggi
- La Legge Universale del Libero Arbitrio: perché l’Elite Criminale che governa il mondo ha assoluto bisogno del nostro consenso per sopravvivere (e come ritirare il nostro consenso!)Questo il link dove potete scaricare il podcast relativo: http://blog.miglioriamo.it/1704/tempodicambiare-08/Altra cosa importantissima che l’elettore Italiano dovrebbe ormai sapere è che il sistema monetario attualmente in uso in Europa ed in Italia, l’Euro, è una truffa colossale ordita dall’elite mondiale, per la sottomissione dei popoli Europei.
Tuttavia anche questo spinosissimo argomento, di massima e vitale importanza è taciuto dai media di regime che solo di tanto in tanto si “fanno scappare” qualche ospite impertinente che tira in ballo questi argomenti.
Estraggo da questo sito: http://gek60.altervista.org/2011/12/l%E2%80%99euro-fu-pensato-nel-1943-dal-francese-francois-perroux-con-il-dichiarato-intento-di-%E2%80%9Ctogliere-agli-stati-la-loro-ragion-d%E2%80%99essere%E2%80%9D/“L’Euro fu pensato nel 1943 dal francese Francois Perroux con il dichiarato intento di “Togliere agli Stati la loro ragion d’essere”.
La moneta unica è infatti un progetto franco-germanico da quasi mezzo secolo (Attali, Delors, Issing, Weigel e altri), col fine di congelare le svalutazioni competitive d’Italia e Spagna, e col fine di deprimere i redditi del sud Europa per delocalizzare in esso manodopera industriale per l’esclusivo vantaggio del Neomercantilismo franco-tedesco.
Specificamente, la moneta unica:
– Esclude un prestatore di ultima istanza sul modello Federal Reserve USA, proprio per portare la sfiducia dei mercati sui debiti dell’Eurozona.
– I debiti dell’Eurozona non sono più sovrani, poiché l’Euro è moneta che ogni Stato può solo usare, non emettere, e che ogni Stato deve prendere in prestito dai mercati di capitali privati che lo acquisiscono all’emissione. L’Euro è moneta di nessuno, non sovrana per alcuno.
– I due punti precedenti hanno distrutto il fondamentale più importante della macroeconomia di Stato, che è “Ability to pay”, cioè la capacità di uno Stato di onorare sempre il proprio debito emettendo la propria moneta sovrana.”
Segnalo questo articolo dove un padre parla al figlio spiegando tutto il meccanismo con parole molto semplici: Il “signoraggio” bancario spiegato a mio figlio. Capirlo per poterlo spiegare a tutti.
Segnalo anche quest’altro link utile per capire meglio: http://pensareliberi.com/2011/09/17/il-signoraggio-bancario-spiegato-a-mio-figlio-per-tutti/
“L’euro di chi è?”. Maastricht non lo dice. Perché si tace? Di norma, quando ruba, il ladro lo fa di nascosto. E qual è il programma della Bce? Siccome tutte le banche centrali del mondo, dalla Banca d’Inghilterra in poi, hanno emesso la moneta “prestandola” – cioè arrogandosi non solo il diritto di stamparla, ma anche la proprietà della moneta, come proprio monopolio bancario – la stessa cosa fa la Banca Centrale Europea. La Bce non potrebbe mai dire che è l’euro è suo, dovrebbe dire che è dei popoli: ecco perché la Bce non può dire di chi è la proprietà della moneta. Perché chi dà valore alla moneta non è chi la stampa, ma chi l’accetta. Se mettiamo il governatore di una banca centrale a stampare moneta su un’isola deserta, non nasce il valore: perché manca la collettività.“
In questo video viene riassunto in pochi minuti l’attuale sistema di creazione della moneta, che non è del cittadino, bensì di una lobby privata variegata ed intrecciata, ma ben unita, che detiene illegalmente la facoltà di stamparla per gli stati ed i relativi popoli, decidendo così, più o meno a tavolino, chi debba giovarne e chi no.
Negare questi fatti nel 2013 sarà impossibile poichè l’informazione in rete sta girando molto e il cittadino evoluto cerca di comprendere questi meccanismi, al fine di essere pronto al momento dell’inevitabile collasso dell’attuale sistema, con nuovi sistemi in grado di subentrare ai vecchi.
Questo blog propone e proporrà al cittadino SOLUZIONI e metodi alternativi per trasformare il sistema Italiano, tuttavia sarà lui stesso a doversi far carico delle proprie responsabilità, unendo la sua forza a quella della collettività, aumentandola.
Alla luce di questi fatti e molti altri di cui presto scriverò, io, come Libero Cittadino Universale, mi affiderò allo schema proposto da questo blog che indicherà, in base ad un’elezione differenziale particolare, IL MIGLIORE TRA TUTTI I SIMBOLI DISPONIBILI, derivato dalla SCELTA COLLETTIVA presa consenzientemente tra Liberi Cittadini che uniscono le loro forze di voto.
I passi fondamentali del percorso sono elencati in questa pagina e spiegati anche nel relativo video: http://www.ilmioprimoministro.it/%E2%99%A5-il-m-io-primo-ministro-%E2%99%A5/obiettivi-e-proposte/
Questa “edizione del 2013”, è di fatto una prova generale dello schema, già applicato da pochi temerari, anche alle elezioni amministrative aquilane del 2012 dell’Aquila.Cosa faremo dopo le elezioni?
La rivelazione avanzerà a piè sospinto in ogni caso e la trasformazione politica seguirà la trasformazione civile: gli uomini e donne di buona volontà si stanno unendo pacificamente per risolvere i problemi, anche fuori dalle istituzioni ormai in metastasi.L’importante è che si giunga ad una unione del popolo civile che crede nel proporre e nel fare, con il popolo della delega che aspetta che gli venga detto cosa fare.
Non è difficile capire che non c’è divisione poichè gli uni servono agli altri e viceversa, ma è definitivamente necessaria reciproca COMPRENSIONE.“Libertà è partecipazione” cantava Gaber e partecipare significa PROPORRE le proprie idee, ma anche ASCOLTARE quelle degli altri e SCEGLIERE insieme la migliore o, per i pessimisti, la meno peggio: il tempo passa in ogni caso e il nostro nuovo governo sarà eletto…. dopo le elezioni sicuramente qualcuno l’avrà scelto e sarà per tutti!
Emanuele Nusca
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