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Solo un’altra vicenda Aquilana, una procedura impertinente.

Finestra

“La finestra con il vetro rotto del piano superiore di un vicino con la porta blindata che aveva controllato l’appartamento il giorno prima. Presente allo scontro con gli operai che dicevano di aver trovato tutte le porte aperte.”

A quattro anni dal sisma, in piena lentissima ricostruzione, una cittadina Aquilana denuncia ulteriori irregolarità di procedure, nel già vasto panorama, che questa volta riguardano dei semplici operai che forse per eccesso di zelo o assenza totale di discernimento, hanno agito violando le regole della ormai disastrata proprietà privata e più basilarmente, ancor prima, del buon senso.
La vicenda non è fine a se stessa, ma leggendo l’articolo concesso dall’autrice per questo blog al fine di ottenere maggiore visibilità, ci si rende conto della rete di collegamenti alla quale è legata.

I nodi della rete sono sempre gli stessi: politica, denari, incompetenza, e mancanza di collaborazione tra i vari compartimenti di gestione della cosa pubblica e non, sempre più staccati dalla realtà della cittadinanza, poichè settorizzati in ambiti che DEVONO essere produttivi solo al loro interno e rimanere empaticamente stagni, sigillati da tonnellate di scartoffie.
Per questo succede che spesso “la mano destra non sa ciò che fa la mano sinistra” e ambedue DIMENTICANO che fanno parte di un unico corpo!
La mano destra “deve” lavorare e guadagnare ciecamente per vivere o sopravvivere, anche se inficia il lavoro della mano sinistra, anch’essa al lavoro a testa bassa.
Insomma, se il progetto complessivo del lavoro non è chiaro a chi poi dovrà operare per realizzarlo, l’opera farà fatica ad essere completata, tra dispendi (o ruberie) di energie e tempo.

Certo è banale ciò che ho appena scritto, e lo è talmente tanto che ancora non si è capito.
O non lo si vuole capire appositamente?

Il 18-02-2013 Pina Calì ci racconta tutto:
“Ieri alle ore 15, si sono presentati gli operai a finire i sondaggi per formulare documenti richiesti dalla filiera. Progetto tenuto al caldo di un cassetto dell’ufficio comunale che detiene la maggioranza di proprietà dello stabile, presentato abbondantemente fuori termine. Il progetto è stato presentato ai condomini a maggio dello scorso anno, giusto 10 giorni prima del voto di maggio 2012 per eleggere il sindaco. Candidamente, insieme all’amministratore e altri 2 condomini, ieri ci siamo fatti trovare presenti all’arrivo degli operai. Abbiamo subito chiesto se erano loro che avevano fatto i rilievi la scorsa settimana e a che ora sono venuti?
Questi affermano che: erano loro, sono venuti alle ore 15 ed entrati nel condominio hanno trovato tutte le porte aperte! in uno c’erano ciotole per gatti o cane.
IO: quindi dite che la porta con la Trinacria sopra alle ore 15 del 11 febbraio 2013 era aperta? e il cane dove era?
Loro: Si, era aperta e non vi era nessun cane!
Mi agito non poco e gli strillo contro. Ma come ti permetti, quella porta è sempre stata chiusa a doppia mandata con sistema di sicurezza che per aprirla lo devi fare dall’interno dell’appartamento, il cane è sempre stato li. Quel giorno, da quell’appartamento sono uscita alle ore 14 e la porta era chiusa e blindata come sempre.
Da 4 anni tutti i giorni faccio la via crucis per controllare casa e accudire il mio cane!
I miei vicini di casa, li hanno fatti neri di insulti confermando ciò che ho detto!
E’ stato chiesto: come mai sono entrati anche a casa dei vicini presenti che per entrare hanno sfondato porte e finestre per fare rilievi all’interno degli alloggi? I presenti aveva fatto un controllo del proprio alloggio il giorno 11 alle ore 13 e si erano assicurati che le porte fossero tutte chiuse.

Colonna

“Rilevamenti fatti all’interno dell’appartamento della vicina senza nessun preavviso.”

Si riscaldano gli animi e chiamo la polizia per farli identificare. risultato: dovranno rispondere al Procuratore della Repubblica e nel frattempo erano senza autorizzazione e mandato per accedere all’edificio. Starò a vedere come si evolve. Per il momento posso affermare che in questa ricostruzione la melma galleggia a vista d’occhio e i politicanti nostrani, sono colpevoli di essere latitanti e troppo impegnati a fare carriera da arrivisti senza scrupoli. 
Quanto ha guadagnato su di me, numero 1 cittadino terremotato, questa allegra brigata?? Hanno chiesto l’elemosina in tutto il mondo per incassare 4 anni di fiume di denaro per lo stato di emergenza, cosa ho ricevuto?
Ho ricevuto maggiorazione di spese e di disaggi, vessazioni e diritti negati, abbandono in balia di sciacalli e stupratori. Senza ricevere informazioni, assistenza o aiuto fino ad oggi per riavere CASA MIA!!!!!
Ho resistito agli sciacalli ladri del dopo terremoto per quasi 4 anni. Oggi mi dichiaro sconfitta e profondamente amareggiata e sopratutto incazzata nera! “

Il danno ormai è fatto e tornare indietro non si può.
SI PUO’ invece apprendere la lezione e farne tesoro: le istituzioni devono rapportarsi ai cittadini che devono poter avere punti di collegamento o accesso alle strutture governative create da loro per loro, in modo da poter agire in sinergia con esse.
Il cittadino esprime il suo volere e le istituzioni accolgono e realizzano le migliori e più condivise istanze, non solo quelle più convenienti per qualcuno o quelcosa.
Saremo capaci di fare ciò?
Teoricamente il piano divino evolutivo prevede questo, tuttavia i cittadini dovranno accoglierlo e saperlo realizzare.

Tra meno di una settimana sarà ancora tempo di votare e per questo chiuderei questo articolo con 2 citazioni di Einstein:

“Non hai mai commesso un errore se non hai mai tentato qualcosa di nuovo”

“La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”

Emanuele Nusca

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