L’E-CAT arriva in Parlamento!
Articolo veloce veloce!
Ringrazio l’utente Melchior, che commentando sul precedente articolo http://www.ilmioprimoministro.it/e-cat-di-andrea-rossi-la-fusione-fredda-e-gia-in-commercio/#comment-262
ci mette a conoscenza del fatto che l’E-CAT DI ROSSI è arrivato anche in parlamento dove sono state presentate 2 interrogazioni: una il 5 giugno e l’altra che potete leggere di seguito il 27 giugno 2013.
Le cose si muovono, diffondiamo le buone notizie!
Grazie
Emanuele Nusca
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00187
Atto n. 3-00187
Pubblicato il 27 giugno 2013, nella seduta n. 53
SCILIPOTI – Ai Ministri dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dello sviluppo economico. -Premesso che:
è stato recentemente pubblicato, sull’archivio on line di articoli scientifici della Cornell University arXiv, un rapporto tecnico dal titolo “Indication of anomalous heat energy production in a reactor device” (Rilevazione di generazione anomala di energia termica in un reattore), i cui autori fanno parte di un team internazionale di ricercatori formato da: Hanno Essén (fisico teorico, ex presidente della Swedish Skeptic’s society, Royal institute of technology, Stoccolma), Evelyn Foschi (fisica esperta di radioprotezione, già università di Bologna), Torbjörn Hartman (ingegnere senior presso lo Svedberg laboratory, Uppsala), Bo Höistad (fisico delle particelle, professore all’università di Uppsala), Giuseppe Levi (fisico nucleare, università di Bologna e associato dell’Istituto nazionale di fisica nucleare), Roland Pettersson (già professore di Chimica presso l’università di Uppsala), Lars Tegnér (professore al Dipartimento di Ingegneria elettrica, università di Uppsala);
nel rapporto tecnico sono stati resi pubblici i risultati di due diversi esperimenti effettuati sul generatore termico E-Cat (energy catalyzer) sviluppato da Andrea Rossi con la collaborazione di Sergio Focardi, fisico e professore emerito dell’università di Bologna; il reattore utilizza piccole quantità di idrogeno, isotopi stabili del nichel e particolari catalizzatori. Gli esperimenti sono stati finanziati dalla società svedese Elforsk che opera nel settore energetico. Nel sito web di questa società i risultati ottenuti sono stati qualificati in modo positivo e definiti come “decisamente notevoli”;
gli autori dell’articolo hanno misurato in due diversi esperimenti scientifici, uno della durata di 96 ore e l’altro della durata di 116 ore, una produzione anomala di calore con una densità di energia notevolmente superiore alle densità ottenibili da normali reazioni chimiche; nel primo esperimento è stata prodotta energia pari a 62 chilowattora termici con un assorbimento elettrico di 33 chilowattora ed una densità di energia termica pari a 61000 chilowattora per chilo. Nel secondo esperimento l’energia prodotta è stata pari a 160 chilowattora termici con un assorbimento di 35 chilowattora elettrici ed una densità di 680 chilowattora per chilo;
si ricorda che l’energia termica prodotta da un chilo di benzina è pari ad appena 13 chilowattora. Entrambi gli esperimenti sono terminati con il deliberato spegnimento del reattore, non per l’esaurimento del materiale attivo utilizzato;
gli ordini di grandezza delle energie in gioco escludono sia la possibilità di errori sperimentali, sia un’interpretazione convenzionale della nuova fonte di energia;
è, inoltre, promettente e realistica la prospettiva di usare in un prossimo futuro tali reattori per la produzione di energia elettrica, grazie anche al buon rendimento termodinamico ottenibile dalle loro alte temperature di funzionamento;
anche se non esiste ancora una teoria generalmente accettata che ne spieghi l’origine, la realtà dei fenomeni di generazione anomala di calore è supportata da migliaia di pubblicazioni scientifiche e da molti brevetti, alcuni dei quali, come il brevetto rilasciato recentemente al professor Francesco Piantelli dell’università di Siena, propongono soluzioni tecnologiche simili a quelle utilizzate nei reattori E-Cat;
Rossi ha già ottenuto un brevetto italiano dal titolo: “processo ed apparecchiatura per ottenere reazioni esotermiche, in particolare da nickel ed idrogeno”;
molte istituzioni e società italiane e straniere, come Enea, Infn, Nasa, Mit, Mitsubishi, Toyota, US Navy, National Instruments, ST Microelettronica e molte università sono, o sono state, coinvolte in questo particolare settore della ricerca scientifica, considerato ancora da qualcuno come controverso, principalmente per la mancanza di una teoria conclusiva;
anche il Martin Fleischmann memorial project recentemente ha replicato gli esperimenti del dottor Francesco Celani dell’Infn,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non intendano adottare iniziative volte a favorire le ricerche teoriche e sperimentali che permettano di chiarire, definitivamente, la natura e le caratteristiche dei sopracitati fenomeni;
se non intendano adottare iniziative di ingegnerizzazione e sviluppo di queste nuove tecnologie nell’ottica di una possibile riduzione dei costi dell’energia e per favorire la crescita economica e la competitività del Paese, che diventerebbe esportatore di energia elettrica a basso costo con enormi vantaggi di bilancio e ambientali.
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