KESHE NEWS: Kit CO2 in consegna, pubblicate le istruzioni, d’obbligo usare prudenza!
I primi kit per estrarre CO2 dall’ambiente sono finalmente in consegna e molti li hanno già ricevuti. Nel frattempo sul sito della fondazione appare un video tutorial su come usare il kit e un breve PDF di istruzioni.
Gli esperimenti casalinghi con questa nuova tecnologia, finalmente usabile a casa propria, iniziano in questo novembre 2014, quando i primi “KIT CO2” ordinati arrivano a destinazione presso gli acquirenti.
Per chi si fosse sintonizzato solo adesso, prego leggere l’articolo precedente per capire di cosa si sta parlando qui: http://www.ilmioprimoministro.it/keshe-inarrestabile-commercio-il-primo-kit-per-estrarre-co2-dallatmosfera/
Qui un breve video tutorial su come montare il kit, in inglese.
Segue la traduzione in italiano delle info contenute nel PDF informativo che potete scaricare in originale da qui: http://keshefoundation.org/CO2KitInstructions/CO2KitInstructions.pdf
TRADUZIONE PDF ISTRUZIONI
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PERICOLO: INDOSSARE GUANTI PROTETTIVI QUANDO SI MANEGGIANO I COMPONENTI DEL KIT
1- Spacchettare tutti i componenti.
2- Usare i guanti quando si maneggiano i vari pezzi, specialmente le piastrine ricoperte di nano-materiali.
3- Prendere un filo spellato e connetterlo alla piastra zincata tramite il foro. Avvolgere il rame in modo da creare un solido collegamento elettrico tra il filo e la piastrina.
4- inserire 2 clips bianche, ciascuna in ognuno dei fori della piastra.
5- Prendere 2 fermagli per la carta e piegarli di 180 gradi in modo da formare un piccolo gancio.
6- Inserire i ganci così formati nelle clips bianche e appendere la piastrina di zinco verso l’interno del contenitore plastico. Regolare la sua altezza in modo che il bordo inferiore resti sollevato dal fondo del contenitore per circa 2cm.
7- Prendere il secondo filo elettrico e ripetere l’operazione al punto 3, ma questa volta con l’altra piastrina, quella ricoperta di nano-materiali. Assicurarsi che la connessione sia solida.
8- Inserire le clips bianche nei due fori della piastrina ricoperta di nano-materiali.
9- Ripetere l’operazione al punto 5, formando altri 2 ganci usando 2 fermagli per carte.
10- Appendere tramite i ganci anche la piastrina ricoperta di nano-materiali, posizionandola dall’altra parte del contenitore in plastica, opponendola a quella zincata e regolare l’altezza della piastrina affinchè il bordo inferiore resti sollevato per circa 2 cm dal fondo.
11- Connettere i due fili elettrici arrotolando con fermezza la parte spellata, in modo da avere un buon contatto elettrico tra le due piastrine.
12- Preparare una soluzione dal 15% al 20% di acqua con sale marino. Filtrare la soluzione con un filtro da caffè.
13- Versare la soluzione nel contenitore dove sono allocate le piastre. La soluzione dovrebbe arrivare a circa 1,5 cm dal bordo superiore delle piastrine e non dovrebbe entrare in contatto con i cavi di connessione alle piastre.
14- Dopo alcuni giorni i GANS CO2 precipiteranno nel fondo del contenitore. Estrarre questi materiali con la siringa, aspirando dal fondo del contenitore, e metterli nel contenitore più piccolo contenuto nel kit.
USA SEMPRE I GUANTI QUANDO MANEGGI IL MATERIALE GANS.
15- Dopo aver rimosso il materiale dal contenitore, aggiungere altra soluzione salina, affinchè il livello della soluzione sia lo stesso di prima, anche dopo l’estrazione.
16- Se la produzione si interrompe, puoi cambiare la soluzione con una nuova.
17 – Se la produzione si interrompe, puoi anche ripetere il processo di COPERTURA CON NANO-MATERIALE una volta ancora. Il processo di copertura è spiegato in altri video, altresì pubblicati in rete.
PDF ISTRUZIONI ORIGINALE CON FOTO:
, http://keshefoundation.org/CO2KitInstructions/CO2KitInstructions.pdf
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Dalla Keshe Foundation non arrivano altre norme di sicurezza per l’utilizzo di questi prodotti, se non quello di usare guanti protettivi.
Lungi da me voler fare allarmismi, ma esorto tutti ad usare la massima attenzione, inoltre vorrei puntualizzare che questo blog fornisce queste informazioni autonomamente, esclusivamente come SERVIZIO.
Questo sito è totalmente SLEGATO dalla Keshe Foundation che ha un suo sito ufficiale, bello corposo e pieno di notizie (http://keshefoundation.org/) oltre ad un forum, dove è possibile porre domande ed interagire con i knowledgeseeker e/o con Mehran Keshe stesso (FORUM QUI: http://forum.keshefoundation.org/).
Pertanto affermo chiaramente che ognuno è responsabile delle proprie azioni e che né questo blog né il suo autore saranno mai responsabili in alcun modo per gli eventuali danni che questa tecnologia potrebbe arrecare a chicchessia in ogni modo.
Domanda di un utente preoccupato sulla sicurezza del prodotto:
“Ma perché allora commercializzare questo kit se ancora non sono certi pro e contro? Eventuali danni che si possono causare lasciando questa ‘arma’ in mano a ‘bambini’ (noi che non siamo fisici né ingegneri nucleari)? Non era meglio definire gli esperimenti?”
Mia risposta: a questo punto, per come la vedo io NO, ed espongo le motivazioni!
Primo: penso che siamo tutti adulti e vaccinati per assumerci la responsabilità di fare questo test a casa propria: nessuno è obbligato a comprare il kit e/o fare esperimenti se può avere il benché minimo dubbio di pericolosità. Inoltre NON E’ UN GIOCO PER BAMBINI E CHI GLIELO METTE IN MANO E’ UN INCOSCIENTE!
Secondo: di fondo sono d’accordo con le tue perplessità, ma sono anni ed anni che gli unici aiuti che la Fondazione Keshe riceve dal grande pubblico sono improperi, insulti, derisioni e discredito, quindi ringrazio per quello che abbiamo finora.
Inoltre confido nell’intelligenza della fondazione: tu potresti credere che mettono in commercio una cosa che loro stessi reputano essere pericolosa o non sicura per la salute di chi la maneggia? Non c’è una risposta certa a questa domanda, ma, sebbene possa sbagliare, un po’ di fiducia nell’operato di Keshe ce l’ho.
Terzo: ci avveleniamo già tutti i giorni con tutte le schifezze industriali che mangiamo e, per chi vive nelle grandi città, respiriamo ogni giorno, da quando siamo nati, volenti o nolenti. Penso quindi che qualche piastrina di queste non sposterà l’ago della pericolosità globale in maniera significante, essendo già su “rosso fisso” a “fondo scala” già da un po’!
Prova a leggere quello che c’è dentro i detersivi per cucina e per il bagno o nei cosmetici e poi ne riparliamo…
E se tuo figlio si facesse un bel sorso di “nelsen piatti” o di “dash bucato” o di acetone o una bella cucchiaiata di “vim clorex”???
Lo sai ad esempio che nel dentifricio c’è il fluoro che è uno scarto di lavorazione dell’alluminio e non serve a nulla per sbiancare i denti o per l’igiene orale, ma ti attacca la pineale e il cervello?
Ecco, se penso già solo a questo e che tutti usano il dentifricio normale 2-3 volte al giorno già mi sento male davvero…
Grazie per l’ascolto e per diffondere queste notizie.
P.S. tenete il dentifricio industriale alla larga dai vostri bambini!
Emanuele Nusca
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