A CHE PUNTO È LA GIUSTIZIA? La storia di un neo-avvocato…
Ricevo e pubblico la storia di una neo-avvocatessa appena iscritta all’albo.
Si chiama Erica Cioni, e racconta di come già sia stata “aggredita dal fisco”, ancor prima di iniziare ad operare, trovandosi di fatto in una situazione di grave disagio.
<<..Purtroppo nel nostro paese l’opinione pubblica non si occupa abbastanza dei grandi problemi dell’amministrazione della giustizia: ogni tanto qualche fatto più clamoroso produce impressioni non sempre ragionevoli: si domandano riforme, ma non si ha la coscienza delle difficoltà e della immensa importanza delle riforme stesse. Anche la nostra classe si preoccupa talora di quella parte delle riforme che più dappresso la tocca, ma troppo trascura il resto: mentre dovrebbe sentire ch’essa è l’organo naturale della coscienza giuridica del paese e che le spetta il dovere di preparare seriamente le basi delle riforme e di portare al legislatore il contributo della propria esperienza> (Vittorio Scialoja, Resoconto morale dell’anno 1913, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma).
E’ ricordando queste illustri parole che il Presidente Guido Alpa – come sempre “impeccabile” nelle Sue esposizioni – esordisce nella Relazione al XXXII Congresso nazionale forense (Venezia 9-11 ottobre 2014) rivolgendosi alla “nuova Avvocatura” per la società del cambiamento!! Ed è all’alba di una “riforma difficile, contrastata e manipolata” che il Presidente Alpa rileva come siffatta Riforma (L. n.247/2012) si preoccupa non solo dell’Avvocato visto nell’ambito della sua attività individuale, ma ne coglie il ruolo nella comunità, ne promuove l’aggregazione in associazioni e società, e ne sottolinea la “professione intellettuale” piuttosto che non l’ “imprenditorialità”…..ed efficacemente coglie il passaggio dalla concezione tradizionale dell’ Avvocatura a quella più innovativa: ….”.
E sottolinea come il Consiglio Nazionale Forense abbia cercato di anticipare il cambiamento perché “l’intera categoria fosse preparata a far fronte alle nuove esigenze, a cogliere le nuove opportunità, a vincere le sfide a cui di volta in volta si potesse trovare esposta … Ed evidenzia come si è promossa in ogni sede la difesa della donna che svolge l’attività forense, cercando di agevolare le avvocate anche al fine di colmare le differenze di genere. E così per la protezione dei soggetti deboli. ….” (Avv. Guido Alpa)
Il Consiglio Nazionale – prosegue la Relazione – ha fermamente creduto nella funzione creativa dell’avvocato: non solo “difensiva” in senso proprio, non solo consultiva, ma per l’appunto creativa, perché con le sue iniziative , soprattutto processuali, con i suoi atti, con le sue difese, l’Avvocato costruisce la base sulla quale si forma la giurisprudenza e quindi il diritto vivente.
MA…come ben dice Guido Alpa: <“Evolvere” non significa, necessariamente, migliorare>..!!
..E già!! Di questi tempi, anzi, mi vedo costretta piuttosto a parlare di “involuzione” nello scenario della Giustizia Italiana!
Mi presento…brevemente…Mi chiamo Erika Cioni e sono un “neo-Avvocato” del Foro di L’Aquila. Dopo essermi laureata nel 1998 con il massimo dei voti e dopo aver ultimato i due anni di pratica forense, più che disgustata, ho abbandonato il campo per ricercare “altrove” quella “Verità” e quella “Giustizia” che era davvero impensabile trovare nei Palazzi all’uopo dedicati!
E dopo un lungo ed imprevedibile Cammino che mi ha permesso di realizzare esperienze umane e professionali volte allo sviluppo e al perfezionamento della Mia Natura, più di una volta sono stata “richiamata all’Ordine” ma – ahimé! – ogni volta solo amare delusioni!
Ma si sa….La Missione per cui siamo Venuti sulla Terra è “una”, precisa, e non può essere un’altra! E dunque, pur tra molte difficoltà e impedimenti di ogni genere, l’11 Settembre 2015 ho conseguito l’Abilitazione da Avvocato presso la Corte di Appello di L’Aquila.
Una gioia…Certo! Fino a che devi “guardare in faccia la realtà”!!
E la realtà, “encomiabile merito” della Riforma Forense e del successivo Regolamento di attuazione dell’art. 21 commi 8 e 9 della predetta Riforma (l. n. 247/2012), è la seguente:
Ad oggi…un Avvocato agli esordi – con reddito Irpef pari ad euro 0.00 e Reddito Iva pari ad euro 0.00 – “colpevole” di aver conseguito l’Abilitazione compiuti i “40 anni anagrafici” si vede costretto a pagare come “Contributi Minimi Obbligatori” alla Cassa Forense la “simbolica” cifra di euro 1.407,50 per 6 mesi di copertura previdenziale per l’anno in corso, escluse per di più le cosiddette “3 i”…Invalidità, Inabilità e pensione Indiretta.
..Non solo! Grazie alla c.d. Riforma Forense, come noto a chi è del settore, l’iscrizione alla suddetta Cassa da volontaria è divenuta obbligatoria e avviene d’ufficio al momento dell’iscrizione all’Albo degli Avvocati. E una delle regole della Cassa è: “Un giorno vale un anno”!! Per cui…essendomi iscritta in data 9.11.2015, “colpevole” di essere già in cammino verso i 41 anni anagrafici, la Cassa Forense prevede per il 2015 il pagamento di Contributi Minimi Obbligatori pari ad euro 1.536,00 – ripeto! – con un reddito Irpef pari ad euro 0.00 ed un Reddito Iva pari ad euro 0.00..!!!
Il tutto, però, con la possibilità di eventuali retrodatazioni di iscrizione o riscatti di altro genere…ovviamente….dietro lauti pagamenti alla Cassa Forense!!
L’art 4, punto 1, del predetto Regolamento di attuazione dell’art. 21 commi 8 e 9 della Legge n. 247/2012 prevede, però, una facoltà per gli “ultraquarantenni”…Ve lo scrivo:
<Gli iscritti agli Albi che al momento dell’iscrizione alla Cassa hanno compiuto il 40° anno di età possono ottenere i benefici di cui al comma 3 del presente articolo, con il pagamento di una speciale contribuzione pari al doppio dei contributi minimi, soggettivo ed integrativo, in misura piena, dell’anno di decorrenza della iscrizione per ciascun anno a partire da quello del compimento del 39° anno di età fino a quello anteriore alla decorrenza di iscrizione, entrambi inclusi. >> … Sì, rileggetelo….questo primo punto dell’art. 4 non brilla proprio per chiarezza, vero!? Tanto più che rimanda al comma 3 che a sua volta rimanda all’art. 9, lettera b) del Regolamento delle prestazioni (punto a ) e al comma 4 dell’art. 12 del Regolamento delle prestazioni (punto b)…il tutto condito dai dovuti “però”!!
Ben fece dunque il Presidente Alpa, nella succitata Relazione, ad invitare “soprattutto” i giovani e le componenti deboli della nostra categoria a “guardare con speranza al futuro e con fiducia alle Istituzioni forensi che li rappresentano.”…Auspicando altresì che alla luce dei risultati “vedremo come poter ripristinare i presidi di legalità e le forme di accesso alla giustizia locale perché i cittadini non siano esposti a disagi e possano riguadagnare la fiducia nella giustizia.”
Auspicio di Fiducia che, stando così le cose, gli Avvocati…quelli VERI…si vedono costretti a rinnovare ogni giorno con se stessi ancor prima che verso i cittadini o verso i propri assistiti…e ancor più…verso le Istituzioni Forensi!!
E dunque Vi chiedo….E’ forse questa l’Eredità che hanno trasmesso i Grandi Amanti del Diritto!? E’ questa la Tutela e il Riconoscimento della “Creatività” di un Avvocato!? E ancor prima…E’ questa la Tutela e il Riconoscimento della “Dignità” di un Avvocato!?
Come tornerebbe a dirci l’amatissimo Calamandrei: “Gli Avvocati bisogna che lavorino disperatamente per servire gli altri, per aprire la strada agli altri.”
E noi…quale strada potremo aprire “agli altri” se queste sono le “vessazioni” che amaramente un Avvocato della c.d. società del Cambiamento deve subire…e per di più in silenzio!?
E’ questo il nobile operare che chi dovrebbe tutelare la Nostra Categoria trova per sollevare, magari, la categoria stessa dal suo innaturale rigonfiamento numerico!? E dalla altrettanto “innaturale” inefficienza della macchina della Giustizia!?
Quanti gli interrogativi che potremmo sollevare, Carissimi Cuori Svegli o Risvegliati all’Ascolto!!
Per ora, però, mi limito a questi nella speranza di essere stata Chiara e Cristallina come il caro Calamandrei più degli altri apprezzerebbe!!
Ed è sottinteso che ho delegato all’Intelligenza di chi leggerà queste mie parole che, stante i dati su riportati, il neo-Avvocato che si sente “vessato” pur nella condizione di “dignitosa difficoltà” di chi SA di dover Compiere una Missione e non semplicemente un lavoro, Sono Io ….
..COSI’ E’!!
Avvocato Erika Cioni del Foro di L’Aquila
UPDATE
Ieri, in data 14 dicembre 2016, ho avuto la possibilità di “espugnare un po’” il “fortino” situato in Via Giuseppe Gioacchino Belli !! 😉 Dopo le iniziali, “piccole” e prevedibili resistenze, sono stata invitata a salire al terzo piano della Cassa Forense per cercare di dirimere una questione di non piccola rilevanza.
Nel salire da un piano all’altro ho così scoperto che il “forte” di Via G. Gioacchino Belli comprende ben 6 piani con almeno 280 dipendenti (!!) – MOLTI dei quali non erano affatto presenti nelle proprie stanze – e un “pool” di legali che, a quanto pare, va via via aumentando visti i NUMEROSI e – aggiungo – “PREVEDIBILI” contenziosi che ha la Cassa per contributi non versati e “quant’altro” possiamo ben immaginare….!!
Mi sono permessa di “portare a mano” due righe indirizzate al “responsabile” del servizio autore dell’ultima missiva da me ricevuta dalla “nostra” amata Cassa! 🙂
Poche righe, certo, non potendo oramai far altro che appellarsi al BUON SENSO e alla LOGICA DELLE COSE…..oramai entrambi profondamente smarriti nel Mondo della Giustizia!!
Basti pensare che, tra le varie “deboli” difese portate avanti dalla amabilissima interlocutrice della Cassa con cui ho avuto senonaltro il piacere di relazionarmi, ho sentito proferire queste parole:
<
Come dire – e correggetemi se dico “sciocchezze”!! – siccome “il malato” è troppo grave……non mi prodigo neppure a cercare una cura…..anzi…..mi affretto piuttosto ad accelerarne il decesso!? …..Non Vi pare!?!
Al che ho….OVVIAMENTE….risposto che, forse (!!), proprio perché la situazione di difficoltà – estrema oserei dire! – è ormai diffusa A LIVELLO NAZIONALE…..dovremmo rivedere la logica a monte del funzionamento della Cassa Forense e non “ingrassare” un pool di “soldatini assoldati” al servizio della Cassa stessa …!!!
La scenetta finale, poi, mentre riscendevo dal terzo piano… ha contemplato la distribuzione di diversi pacchi natalizi che venivano portati nelle varie stanze….pacchi verdi molto carini per gli impiegati ….mentre per gli Avvocati della Cassa possiamo certo immaginare pacchi ben più “prestigiosi”…
E il Cielo, poi, è stato così “Gentile” da farmi incontrare – presso la fermata dell’autobus n. 71 – due Avvocati appena usciti dalla Corte di Appello Militare che, fra le altre cose, mi hanno ricordato lo “scandalo dei c.d. titoli spazzatura” in cui la cara Cassa aveva “rovinosamente” investito i soldi degli iscritti!!!
Chissà…..ora….con le cifre che ci chiedono….avranno forse trovato qualche”buon investimento” in Alaska!?!? 😀
Naturalmente…queste cose……ieri soltanto “accennate” a Roma nonché doverosamente registrate…..saranno ribadite con la Dovuta Forza, e sempre Se il Cielo Permetterà, il prossimo 20 Dicembre 2016 a L’Aquila…al cospetto dei delegati della Cassa che avremo il piacere di conoscere!
E per ora concludo…..
Ringraziando sin d’ora chi avrà avuto la pazienza di leggermi e ricordando che Oggi è prevista la scadenza – per chi fosse interessato! – per il Concorso per Giudici Onorari …tenuto abbastanza “nascosto” – mi è sembrato! – rispetto al concorso per Assistenti Giudiziari la cui scadenza è invece contemplata per il prossimo 19 dicembre.
Per quanto mi riguarda….io ho appena iniziato a “Giocare” con “Questa Gente” per cui….e almeno per ora….non ho alcuna intenzione di deviare il Mio Percorso……COSI’ E’!! 😉 <3
Avvocato Erika Cioni[printicon align="right"]
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