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Un popolo in gamba è quello che…

Riporto integralmente un post scritto da Monica Tassi che inquadra davvero bene le qualità che dovrebbe sviluppare un popolo “in gamba” per vivere in armonia con se stesso, costruendo il proprio futuro.
Questo blog con il suo percorso, vuole fornire al popolo, di cui lo scrivente fa parte, uno strumento di informazione per scoprire le proposte innovative che nascono proprio dal popolo, sconosciuto a se stesso poichè non si ritrasmette in TV.

Popolo

Spesso anche la paura di parlare ed ascoltarsi impedisce alla comunità stessa di beneficiare della sua propria forza, poichè possibile preda di giudizi, che condizionano in primis i più deboli, cioè coloro i quali hanno meno esperienza-forza per sorpassarli, o addirittura analizzarli ed usarli per migliorare se stessi, traendone insegnamento.
Le proposte finora illustrate, ad esempio il Circuito Crediti, sono applicabili fin da ora per il nostro miglioramento.
Questo post-canalizzazione vuole essere uno sprono al cittadino affinchè capisca l’importanza della partecipazione alle iniziative, che diventano grandi solo con l’apporto delle singole PERSONE che si uniscono in quella particolare idea, riconosciuta come giusta e quindi adottata dalla comunità per se stessa.

Spesso, non solo il “vecchio sistema” (ad oggi o8-02-2013 ancora in auge, ma in via di rapido smantellamento) tende a soffocare le buone iniziative poichè ne destabilizzano il potere verticistico e di controllo sul quale si fonda, tuttavia anche l’invidia e l’avidità dei singoli cittadini, inconsapevoli dei giochi di potere che si svolgono alle loro spalle o davanti ai propri occhi, agisce in negativo boicottando le stesse buone iniziative che lo solleverebbero dallo stato di miseria, oppure in positivo cioè dando forza al “vecchio sistema” di cui vorrebbe farne egli stesso parte per raggiungere l’agognato potere e la ricchezza materiale.

Il tutto deriva da semplicissime piccole e grandi paure, piccole e grandi credenze, sapientemente instillate in noi esseri umani nel corso dei secoli attraverso dottrine, dogmi, politica, leggi, istruzione e veicolate sopratutto dai media che offrono lavoro ai giornalisti, che in cambio scrivono quindi sotto dettatura di un sistema che altrimenti TI FA FUORI senza scuse, sia dal lavoro o peggio dalla vita. Evito di fare esempi confidando nella memoria del lettore che potrà trovarne mille e mille ancora.

In definitiva in questa Nuova Era di pace e fratellanza mondiale sarà fondamentale il risveglio spirituale del singolo come Essere Umano Terrestre che avrà capito di essere parte attiva di una società e che troverà i giusti canali per eventualmente modificarne la struttura, attraverso l’azione, nei limiti della sua volontà e della bontà dell’azione proposta.

Si agisce in ogni momento e ogni azione modifica per sempre il futuro scrivendo il passato!
Emanuele Nusca

Un popolo in gamba è quello che:

• ha la certezza che l’esperienza passata serva a fare in modo che mai più si perdano di vista valori INTOCCABILI per l’uomo (visto come essere illimitato e dal potenziale infinito)

• ha la presa di coscienza del proprio potenziale per riappropriarsi della libertà di scelta, senza delegarla ad altri, attivamente o passivamente

• sa lavorare su se stesso, come singolo, per migliorare il popolo (un popolo è costituito da unità: più unità sono positive, più positivo è un popolo) e per far sì che le condizioni di vita siano UGUALI per tutti e soprattutto prive di paure, restrizioni, limiti, regole inutili, condizionamenti imposti o auto-imposti

• un popolo in gamba è quello che ripudia un lavoro fatto di stipendi da fame, orari disumani, vessazioni, prese in giro e paure

• un popolo in gamba è quello che RIPUDIA leggi, regole, modi di comportamento imposti con il solo scopo di soggiogarlo e incatenarlo, per il beneficio di pochi ”eletti”

• un popolo in gamba è quello che RIFIUTA di pagare tasse non dovute, balzelli inutili, multe staccate solo per fare cassa, bolli e canoni “abusivi”, che servono a spremere le tasche della gente e che finiscono a rimpinguare le banche e a pagare i privilegi di chi dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini ma pensa solo al proprio tornaconto personale

• un popolo in gamba è quello che chiude i rubinetti alle banche e a tutte le multinazionali che lucrano su questa situazione di crisi voluta

• un popolo in gamba è quello che spegne la tv, incendia i giornali e accende la propria mente

• un popolo in gamba è quello che cura il proprio corpo e il proprio benessere alimentandosi con prodotti sani, senza riempirsi la pancia di schifezze che il sistema propina col solo scopo di arricchirsi e di farlo ammalare

• un popolo sano è quello che combatte l’imposizione di farmaci e cure dannose, utili solo alle casse della case farmaceutiche (e quindi anche alle banche)

• un popolo in gamba è quello che apre gli occhi e capisce di aver vissuto in un film in cui il regista non è lui

• perciò sa che nessun governo può riformare il sistema nel quale si genera, prende vita e prospera, perché il cancro non può curare se stesso

• un popolo in gamba sa che il mondo non va male perchè ci sono uomini maliziosi, avidi e invidiosi, ma perchè mancano gli uomini con il coraggio delle proprie idee e la forza dei sentimenti per la sete della libertà

Mi guardo attorno e vedo però una massa informe di lobotomizzati, con occhi spenti (anche davanti a tv a 50 pollici al plasma…), orecchie occupate da cuffie o auricolari (non sia mai che ascoltiamo la voce del nostro Sè interiore…), vestiti tutti uguali le cui uniche aspirazioni sono arrivare (strisciando) alla fine del mese, sperare di partecipare ad un reality in tv, tifare alla morte per una squadra di calcio (pazzi senza cervello), vincere qualsiasi lotteria per cambiare vita, comprare qualsiasi cosa purchè inutile e a rate e andare a VOTARE sperando che ogni volta sia quella meno peggio della precedente…

Questa volta, siate coraggiosi, siate in gamba e cambierete tutto.

Monica Tassi
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1 commento
  1. Antonio Nusca
    Antonio Nusca dice:

    come si dice: il male trionfa se i buoni rinunciano all’azione….”in una società che dà l’impressione di essere sazia ma insoddisfatta della propria sazietà raggiunta, in una società in cui nel contempo intere popolazioni sono spogliate della loro dignità umana, in una società in cui comandano i mercati, noi abbiano il dovere di educarci ed educare alla conoscenza di una nuova coscienza planetaria che assume in sé una cultura di giustizia, di solidarietà e di pace e la traduca in pratica.”

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