Percorsi di crescita personale: pare facciano bene!

L’intenzione principale della parte informativa di questo sito, nei suoi articoli, è quella di fornire illustrazione delle varie soluzioni che oggi la comunità mondiale ha a disposizione per migliorare se stessa sotto ogni aspetto.
Tuttavia la società è formata da noi individui, per questo sono convinto del fatto che se un individuo migliora se stesso, di riflesso darà l’esempio e tutta la società nel complesso sarà migliore: ecco spiegato il motivo per il quale è del tutto inutile aspettare che sia sempre “l’altro” a cambiare, auspicabilmente in meglio, e iniziare a farlo per proprio conto!
Esistono vari e differenti percorsi di crescita personale: quello presentato in questo articolo è solo uno dei possibili, tuttavia è una novità del tutto italiana.

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Cosa vuol dire “crescere personalmente”?

Secondo me in una brevissima definizione significa:
COMPRENDERE IL FUNZIONAMENTO DELLA TECNOLOGIA UMANA AL FINE DI SCOPRIRE E UTILIZZARE AL MEGLIO LE SUE INFINITE POTENZIALITA’.

Quando si parla di tecnologia immediatamente si pensa all’elettronica e alla robotica fredda e puramente razionale, schiava di un software preimpostato che costringe la macchina ad operare seguendo schemi prestabiliti: nel caso del corpo umano, nostro vascello fisico, questo è anche vero, ma si affianca ad una infinità di altri aspetti che potremmo includere in tre macro aree e cioè quella psichica, quella biologica e quella fisica.

La conoscenza del funzionamento del nostro corpo fisico, delle sue attitudini biologiche e sopratutto della componente psichica ci aiuta in modo sostanziale a scoprire, evidenziare ed eventualmente correggere piccoli grandi “errori” che spesso commettiamo senza sapere e che potrebbero essere la causa di altrettanti piccoli e grandi mali di cui spesso non si comprendono le cause.

Il testo che segue è una breve descrizione di questo percorso, illustrato da Flavio Zambon che ringrazio per il suo lavoro, gran parte del quale disponibile gratuitamente, come la collane podcast che puoi raggiungere nel semplice sito dal relativo pulsante in alto a destra e che segnalo vivamente.
Grazie
Emanuele Nusca

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Ecco perché è quasi impossibile essere se stessi

Nell’infinita letteratura dello sviluppo personale riecheggia spesso il concetto del conoscere se stessi… Probabilmente alle volte la cosa viene affrontata con un approccio troppo semplicistico, come se dipendesse esclusivamente dal capriccio di una persona, la cui prerogativa sarebbe quella di scegliere se stare male oppure bene… Vallo a spiegare a una persona depressa di essere se stessa o di abbracciare il pensiero positivo, come minimo si arrabbierebbe! Quasi sicuramente risponderebbe che vorrebbe farlo più di ogni altra cosa, ma che tuttavia fallisce in ogni suo tentativo.

Essere se stessi… pensare positivo… a cosa si riferiscono tali sollecitazioni appassionanti? La verità è che nessuno sceglierebbe consapevolmente di stare male, infatti l’uomo è guidato da un impulso insito dentro di lui, che protende verso la sopravvivenza, e con tale termine non ci si attiene alla mera differenza tra vita e morte. L’impulso della sopravvivenza ha a che vedere con la ricerca del massimo grado di soddisfazione. Per cui potremmo dire che esiste, in ognuno di noi, una sorta di programma di default, la cui funzione è quella di guidare l’individuo verso la crescita e l’innalzamento del proprio grado di benessere. Tuttavia, come accade nel caso delle macchine, anche il funzionamento di un ottimo software può essere influenzato e compromesso da un virus. Che cos’è mai un virus se non un altro programma creato con l’intento di generare problemi ai normali calcoli di un computer?

Seguendo la metafora informatica, potremmo paragonare un virus con quanto avviene nei reconditi distretti della mente umana. In effetti una tale relazione aiuta parecchio a comprendere il reale stato dei fatti, per cui ipotizziamo un concetto: ma se nella tua mente inconscia esistesse un programma simile a un virus, il cui scopo è quello di contrastare il fisiologico innalzamento dell’uomo? Purtroppo non è fanta-psicologia, perchè un simile congegno esiste sul serio ed è la causa di tutto ciò che va storto nella tua vita.

Si chiama mente compulsiva ed è la regia occulta di ogni condotta irrazionale, di ogni aberrazione che attanaglia la vita dell’uomo, della maggior parte delle emozioni indesiderate e di moltissimi disturbi psico-somatici, ovvero generati dalla stessa psiche. La persona sotto effetto di questo virus, non solo è costretta a comportarsi in modo poco funzionale alla propria sopravvivenza, ma come se non bastasse, il congegno porta a far credere all’individuo che determinati pensieri gli appartengono e sono generati da lui stesso. La mente compulsiva è l’archivio di tutte le esperienze dolorose di una persona. Nella fattispecie, traumi come gravi perdite di persone o cose amate, incidenti ed emozioni dolorose di ogni sorta. Ognuno di questi episodi è intriso di carica emozionale e tale energia compromette sia il livello analitico/cognitivo della persona, sia la sua capacità di trarre piacere dalla vita.

Gli episodi presenti nella mente compulsiva si comportano alla stessa stregua di un ipnotizzatore senza scrupoli che impartisce precisi comandi su cosa fare, che cosa pensare e come sentirsi… Ma lascia che ti parli di ciò che potremmo definire la più clamorosa delle beffe: la persona ignara di un simile congegno, è sinceramente convinta di originare in maniera autodeterminata certi pensieri e sensazioni. Lo è al punto di giustificare e razionalizzare molti dei modelli comportamentali che mette in atto. Se, ad esempio, una persona tipicamente mansueta da’ di matto e picchia la moglie, ovviamente non imputera’ tale condotta a cio’ che non conosce, ovvero la mente compulsiva, ma piuttosto racconterà a se stessa, e tenterà di spiegare agli altri, le ragioni del proprio gesto, lanciandosi magari in un affannato elenco di tutti i difetti della moglie. La realtà è che un essere è fondamentalmente buono, e quindi se fosse privo d’influenze, non farebbe male a una mosca.

E’ la mente compulsiva quindi, spietato congegno ignorato dalla maggior parte della popolazione umana, che allontana l’uomo dalla sua vera essenza, che non permette di essere se stessi e che contrasta ogni forma di pensiero positivo. Rimuovi tutto il fardello presente nella mente compulsiva e l’individuo rinascerà a nuova vita; le sue abilità aumenteranno, cosi’ come la consapevolezza della propria natura spirituale. Debella ogni episodio traumatico e vedrai le cose più impensabili manifestarsi nella vita di una persona. Fortunatamente oggi è possible ambire a una simile prerogativa, grazie a una tecnica dalla potenza inaudita. Si chiama R.E.I.M.A., un acronimo che sta per: Rievocazione-Eliminazione-Inconscio-Memoria-Autobiografica. Parliamo di una speciale tecnica d’ascolto il cui scopo è quello di riarchiviare ogni episodio traumatico dai settori inconsci della mente, a quelli consci, dipanando così tutta la carica emozionale in essi contenuta e annullando, quindi, la forza d’influenza che hanno sull’individuo.

La persona rivaluterà ogni genere di considerazione e valutazione annessa ad episodi dolorosi del passato, con l’attuale punto di vista del presente. Dopo una seduta R.E.I.M.A la persona sperimenterà un benessere che non conosce eguali. Giungerà a una comprensione totale su ciò che prima ignorava o di cui non si rendeva conto, in altre parole si sarà liberato da quel soppressore occulto che inficiava la sua qualità di vita. Ovviamente bisognerebbe farne esperienza per meglio comprendere la portata della cosa. Se può interessarti, avrei un documento gratuito che potresti scaricare, in cui spieghiamo in modo dettagliato un sacco di cose che riguardano sia ogni aspetto della mente che il prodotto finale del percorso R.E.I.M.A.
Lo trovi esattamente qui: www.accademiadellaluce.org

Flavio Zambon

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