Intelligenza collettiva: l’Italia potrebbe diventarne il centro di sviluppo!
Un articolo che vuole essere un tributo alla creatività Italiana unica e vivace, sapientemente bilanciata tra nuovo e vecchio, passato e futuro, capace di esprimersi attraverso qualsiasi mezzo, per imprimere una svolta evolutiva unica ed ogni volta innovativa e differente.
Questa volta il mezzo usato per realizzare l’opera è il computer mentre la sapienza del creatore verrà espressa attraverso la scrittura di un innovativo software.
L’idea arriva dall’esigenza di riunire e sfruttare nel miglior modo, per il benessere collettivo, l’intelligenza dell’umanità che decodifica i propri bisogni e si fa carico di soddisfarli, attraverso l’indicizzazione di tutte le necessità che i singoli individui esprimono.
La mission del progetto, che trovate nell’articolo di Massimiliano Rizzo, l’ideatore principale sul sito http://www.complexlab.it/Members/massimiliano.rizzo/articoli/sostenibilita-ed-intelligenza-collettiva, esprime in poche parole il senso del progetto:
“Lo sviluppo di uno strumento d’intelligenza collettiva, funzionale alla condivisione delle conoscenze e pratiche, al fine di evolvere verso un sistema globale sostenibile.”
“INTELLIGENZA COLLETTIVA è un’organizzazione che si prefigge di sviluppare uno strumento funzionale a raccogliere, valorizzare e disseminare conoscenza profonda per il cambiamento sistemico verso una visione condivisa della sostenibilità; partendo dalla scelta di ogni singola identità di volgere la propria attenzione alla sostenibilità ed agendo al meglio delle proprie possibilità, si vuole evolvere verso un sistema sostenibile. Migliorare è possibile tracciando le proprie attività, valutandole, acquisendo e condividendo conoscenze, sperimentando, valutando e facendo emergere a livello collettivo le migliori conoscenze e pratiche.”
In definitiva al centro c’è il singolo cittadino che interagisce con il sistema in cui si trova a vivere, non più come succube di decisioni prese dall’alto, che spesso non rispecchiano il proprio volere o le proprie necessità, ma come “cellula attiva” e consapevole, UNITA alla realtà della vita sociale, formata da altre “cellule” e cioè esseri umani.
Le informazioni inserite in questo nuovo sistema dagli utenti saranno la forza del sistema stesso che fornirà quindi, attraverso la potenza di calcolo, le giuste connessioni per ottimizzare i vari processi che collegano i vari campi o livelli di residenza delle informazioni stesse, permettendone la migliore condivisione e sfruttamento individuale e collettivo. Leggiamo dallo stesso link:
“Le informazioni sono di diverso tipo: informazioni riservate, che ci appartengono e che non vogliamo condividere ma di cui vogliamo mantenere traccia, memoria; informazioni condivise con altre identità, ma comunque riservate e per cui ci deve essere richiesto il permesso per poterle condividere con terzi; informazioni pubbliche, che liberamente abbiamo deciso di condividere e che liberamente possono essere, da altre identità, condivise con terzi, ma di cui manteniamo traccia e visibilità.”
“Le identità sono di diverso tipo, ci sono: i singoli individui, i gruppi, le associazioni, le pubbliche amministrazioni, ecc …. l’insieme delle identità costituisce l’Identità Globale ossia l’insieme di tutte le identità che globalmente vogliono migliorare.
All’Identità Globale corrisponde una mappa globale in cui sono presenti tutte quelle informazioni che le singole identità hanno deciso di rendere pubbliche e quindi condivise nella globalità.
Allo stesso modo le singole identità possono visualizzare la propria mappa all’interno della mappa globale, visualizzando anche le informazioni condivise in maniera riservata e quelle eclusivamente personali.
Lo spazio di rappresentazione è costituito da diversi cerchi/piani sovrapposti.”
Ecco che, osservando gli schemi proposti, si può intuire che in questo sistema c’è una visione della comunità composta da individui attivi, consapevoli di farne parte ed influenzarla nelle scelte che tenderanno comunque ad essere le migliori possibili, poichè derivate dall’analisi di dati certi, inseriti dall’utente.
Nello schema illustrativo soprastante si intuisce una delle infinite applicazioni della tecnologia tutt’ora in fase di sviluppo.
In questo caso specifico possiamo vedere come il software possa interagire con programmi di car-pooling o car-sharing e unire anche la condivisione di ulteriori informazioni scambiate durante il viaggio.
Il progetto in definitiva promette bene, tuttavia è in fase di sviluppo e alla ricerca di fondi:
“Attualmente c’è un gruppo di persone che collabora su base volontaria al progetto. Ed un più vasto gruppo che ha dato e sta dando supporto.
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Cerchiamo identità eterogenee interessate a partecipare al progetto come fondatori dell’associazione.
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Cerchiamo finanziamenti per lo sviluppo del progetto.
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Cerchiamo tutti coloro che hanno il proprio sguardo volto alla sostenibilità e vogliono condividere la propria conoscenza.”
In base ad una dichiarazione di Massimiliano Rizzo il progetto dovrebbe essere operativo tra 3-5 anni, tuttavia l’auspicio è che sia pronto il prima possibile e che funzioni in toto, così come è stato immaginato: uno strumento per sfruttare al meglio le risorse dell’umanità, monitorando le necessità e le risorse della stessa.
Le applicazioni di una tale piattaforma potrebbero essere davvero implementabili all’infinito!
In questo breve video un’ulteriore descrizione:
Per maggiori informazioni sui dettagli del progetto, o per contattare gli ideatori nel caso si intendesse interagire ad ogni livello, ecco i link:
http://www.complexlab.it/
http://www.complexlab.it/Members/massimiliano.rizzo/articoli/sostenibilita-ed-intelligenza-collettiva
Pubblicazioni relative all’intelligenza collettiva:
[asa_collection]IntelligenzaCollettiva[/asa_collection]
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