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CONTRATTO, TEMPO E RESPONSABILITÀ DI CREAZIONE

Il cambio di paradigma in corso, comporta una reale e puntuale definizione e/o ridefinizione delle responsabilità e la relativa assegnazione e/o ri-assegnazione di esse, qualsiasi esse siano all’interno della Creazione, per meriti riconosciuti al singolo individuo Terrestre.
Sarebbe d’uopo quindi, per una migliore comprensione, assunzione e gestione delle proprie responsabilità, capire bene cosa sono i contratti, quando si generano e come si possono negoziare tramite una consapevole, ragionata e comune definizione dei termini dello stesso tra le parti, dato che sono proprio i contratti a definire e regolare gli obblighi e le relative responsabilità tra le parti, appunto.

CONTRATTI RESPONSABILITÀ TEMPO sm

Prima di proseguire nella lettura consiglio di leggere il disclaimer del sito QUI.

Per iniziare, mi preme ricordare le prime 2 “leggi di creazione” che in realtà sono affermazioni inconfutabli che costituiscono il precedente su cui si svilupperà la seguente esposizione:

1- TUTTO È SEMPRE STATO, SEMPRE È E SEMPRE SARÀ
2- TUTTO È UNO E UNO È TUTTO

Per quale motivo le cito?
Perché l’Esistenza tutta o Creazione nella sua unitaria totalità infinita, indefinita e indefinibile è di fatto in contratto eterno con se stessa per esistere, in qualsiasi forma e modo la si voglia e/o possa osservare e considerare.
Dal momento che i Terrestri a loro modo possono osservare la Creazione, anche se limitatamente alla prospettiva individuale e dalla prospettiva Terrestre, i Terrestri, ai quali è inconfutabilmente data questa possibilità, si trovano ad avere un “contratto originario” con la Creazione stessa che li attiene nel qui ed ora alla realtà di “Essere Umano Terrestre” ( o comunque ci si voglia identificare ).
Questo contratto implicito ed esplicito, sicuramente inconfutabile, anche se non scritto e spesso non considerato, resta in auge per tutta la durata del “passaggio terreno” e per ogni singolo Terrestre, in qualsiasi modo e tempo sinora conosciuto e sperimentato.

Non è dato ancora di conoscere con certezza il prima e il dopo di questo passaggio, tuttavia, essendo NOI TERRESTRI in questo passaggio, ed essendo questo scritto propedeutico alla conoscenza di regole in uso durante questo passaggio, rimando ulteriori digressioni non indispensabili per questa trattazione.

Si può dire quindi che ogni Terrestre, dal momento in cui nasce, è già “in contratto” con “il resto” dell’INTERA CREAZIONE, ovvero, tutto tranne lui/lei stess@.

Per “INTERA CREAZIONE” s’intende L’ESSERE ESISTENTE, CREAZIONE CREATA E CO-CREANTE DI SE STESSA, IN OGNI SUA POSSIBILE MANIFESTAZIONE, VISIBILE E INVISIBILE, IMMAGINABILE E INIMMAGINABILE, REALE E IRREALE, CHE TUTTO COMPRENDE IN SE.

In una parola, quello che sarebbe e/o dovrebbe e/o potrebbe essere identificato come Dio.

Di conseguenza i Terrestri, che esistono nel loro momento sulla Terra, di fatto hanno sottoscritto un contratto di base imprescindibile con la Creazione Una e Tutta della quale sono ANCHE parte, ovvero quello che gli permette di essere presenti e incarnati in un corpo fisico, uno ed uno solo, quello che si ha e solo quello, con tutto ciò che ne comporta.

I Terrestri a loro volta, durante la loro esistenza sulla terra, possono quindi sottoscrivere dei “sotto-contratti” ad libitum e, di fatto, lo fanno costantemente, più o meno consciamente, ma, finché sono in manifestazione come Terrestri, non possono prescindere dal contratto iniziale, che prevede una serie di termini assolutamente individuali, che ognuno è tenuto a ricordare e rispettare e che solo lui/lei potrà mai sapere e/o scoprire, in caso non li abbia ancora ricordati con esattezza.

Lo scopo di questo articolo è quello di fare il punto su come funzionano i contratti in generale, in modo da sottoscriverli sempre più consapevolmente, migliorandone la definizione e chiarificandone l’interpretazione che dovrebbe essere quanto più semplice e univoca possibile, per tutti i Terrestri coinvolti nel contratto stesso come parti in causa.

Inoltre, vuole fornire spunti di riflessione, su come alcuni contratti particolarmente “subdoli” e spesso “estorti” con vari metodi, ma pur sempre accettati, regolino spesso gran parte della nostra vita, conducendoci a volte in situazioni che non riusciamo a spiegarci, ma che derivano magari proprio da una non voluta accettazione di essi, comunque avvenuta in qualche modo.

Qui un altro presupposto cardine per il proseguimento della lettura:
ogni Terrestre, in ogni momento della sua propria esistenza, è sempre e comunque sottoposto ad osservare i termini di almeno un contratto: quello con la Vita sulla Terra.

DINAMICHE DELLE PROPOSTE DI CONTRATTO

Cosa è un contratto?

Dal dizionario etimologico (http://www.etimo.it/?term=contratto):
CONTRATTO = Dal latino, participio passato del verbo contrarre, trarre insieme, riunire, perché è la riunione del consenso, o, come lo definisce il codice civile, l’accordo di due o più persone per costituire un regolare, o sciogliere tra loro un vincolo giuridico.

Dall’enciclopedia Treccani (http://www.treccani.it/enciclopedia/contratto/ ) la definizione “secca” è:
CONTRATTO = Regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano.

Tramite un CONTRATTO o un ACCORDO, i Terrestri che lo sottoscrivono e che agiscono ed interagiscono comunque e sempre all’interno dell’unica Creazione, si impegnano a svolgere le azioni che realizzano la trasformazione della loro realtà per manifestarla, come da intento comune esplicitamente fissato nei termini contratto stesso.

I contratti possono essere di vario genere, ad esempio: espliciti, impliciti, verbali, scritti, animici, oltre che chiaramente commerciali.
Ogni contratto può essere quindi aggettivato e composto in qualsiasi modo, tuttavia ogni contratto STIPULATO, di qualsiasi tipo e genere sia, nel suo perdurare e fino alla sua estinzione o risoluzione, OBBLIGA LE PARTI a limitare le proprie scelte, affinché il contratto venga RISPETTATO e venga quindi DIMOSTRATO L’ONORE e/o il DISONORE dalle parti.
(rimando la discussione dell’argomento onore/disonore ad un eventuale prossimo articolo).

Contrariamente a quanto si possa pensare, i Terrestri stipulano continuamente tantissimi contratti di ogni genere, ogni momento, anche quando meno si aspetterebbero di farlo, forse perché il vivere comune attuale è affollato da consuetudini che vengono poco osservate, che rappresentano contratti veri e propri.

Prendere un appuntamento con amici per una passeggiata, vuol dire già definire un contratto.

T1 domanda a T2 e T3 – “Ci vediamo domani?” (Proposta di contratto)
T2 – “Per me va bene, dove e a che ora?” (Disponibilità ad accettare la proposta e richiesta di chiarificazione e definizione dei termini)
T1 – “In piazza, alle 8:00.” (Spiegazione e proposta dei termini di contratto, richiesti da T2)
T3 – “Per me va bene in piazza, ma vengo alle 8:30.” (Accettazione condizionata da parte di T3 che pone la sua condizione di accettazione, proponendo un nuovo termine)
T1 – “Per me va bene anche alle 8:30″ (Disponibilità ad accettare entrambe le condizioni da parte di T1)
T2 – Ok anche per me: ci vediamo in piazza, domani alle 8:30! (Stipula finale dell’accordo, avendo T1, 2 e 3 acconsentito a tutti i termini negoziati e che si sono promessi di osservare)

Gli inviti, così come i regali, sono comunque PROPOSTE DI CONTRATTO a tutti gli effetti, per quanto strano possa sembrare!

Chi propone un contratto, qualsiasi esso sia, sceglie deliberatamente di farlo, assumendosi già l’infinita, individuale e totale responsabilità della sua azione di proposizione nello stesso momento in cui la fa.

La facoltà di proposizione di un contratto è data esplicitamente dalla Creazione ad OGNI TERRESTRE E A TUTTI I TERRESTRI IN EGUAL MANIERA, qualsiasi sia il proprio grado di consapevolezza, il proprio luogo e tempo di azione e le eventuali implicazioni che potrebbe avere.

La CONDIZIONE implicita E ASSOLUTAMENTE NON NEGOZIABILE che la Creazione pone a chi propone un contratto è l’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ da parte del proponente.

CHI PROPONE UN CONTRATTO EFFETTUA UNA SCELTA BEN PRECISA e, come è ovvio che sia, ogni scelta comporta sempre delle conseguenze, nel bene e/o nel male, quindi l’assunzione diretta della responsabilità, non solo per averla effettuata, ma anche per averla TESTIMONIATA e RESA TESTIMONIABILE, attraverso l’azione di proposizione.

Per esempio, il sottoscritto, nel momento in cui sceglie di scrivere, pubblicare e condividere un articolo, si assume tutta la responsabilità delle conseguenze di questa azione, qualsiasi esse siano.
Questa azione è di fatto una proposta di contratto per i lettori, dal momento che l’articolo andrebbe letto ed è scritto perché lo sia.
Non credo che avrebbe senso per alcuno scrivere qualcosa che non si vuole che venga letta, sebbene non possa escludere questa possibilità.

Nel momento stesso in cui i lettori DECIDONO di leggerlo accettano il contratto incondizionatamente.

In quel momento, nel momento della decisione, avviene una scelta che a sua volta comporterà delle responsabilità individuali per il lettore, che, nel caso legga un articolo, verrà INFORMATO di qualcosa, nel bene e/o nel male, che modifica e trasforma per sempre il suo corso esistenziale, dato che anche il ricevere una informazione è una AZIONE di cui si diventa attori.

Certamente ogni informazione data e ricevuta ha una diversa ed unica valenza e la quantità di trasformazione che opera è differente ed unica per ciascun ricevente, dal momento che questi può decidere COME, QUANDO E SE UTILIZZARLA, seguendo in ogni caso il proprio libero arbitrio.

Chi riceve una qualsiasi proposta di contratto è posto quindi davanti ad una serie di opzioni individuate di seguito.

Una qualsiasi PROPOSTA DI CONTRATTO si può:

1) IGNORARE (non rispondere alla proposta in alcun modo),

2) ACCETTARE (incondizionatamente, in toto),


3) RIFIUTARE (incondizionatamente, in toto),
 


4) RINEGOZIARE (porre e discutere i limiti e i termini della proposta iniziale, iniziando una trattativa).

Tuttavia, il ricevente, prima di effettuare una qualsiasi decisione, può chiedere infinite SPIEGAZIONI al proponente sui perché e i percome della proposta, ponendo domande possibilmente quanto più chiare e dirette possibili.

Il proponente non può in nessun modo COSTRINGERE il ricevente ad accettare alcun contratto, sebbene possa usare tutti gli strumenti persuasivi e le strategie manipolative in suo possesso affinché questo avvenga.
Per questo sarebbe d’uopo che anche il ricevente fosse ben attento ed informato sulle strategie di comunicazione e di marketing attuali, che fanno spesso leva su principi morali, assunzioni e presunzioni non verificate e agiscono di frequente sull’inconscio del ricevente, spesso vittima di contratti a beneficio esclusivo del proponente.

Tuttavia, ogni proposta di contratto è comunque una OCCASIONE, ovvero una nuova POSSIBILITÀ che potrebbe anche essere estremamente vantaggiosa per il ricevente.

Per questo, a mio avviso, è sempre bene VALUTARE ATTENTAMENTE tutti i tipi di contratto proposti e tentare, per quanto possibile, di valutarne i risvolti, onde evitare di cadere in trappole non volute, oppure di lasciarsi scappare delle reali opportunità di realizzazione.

Il proponente infatti, ad un certo punto della trattativa, può anche decidere di RITIRARE la proposta di contratto incondizionatamente.

Aforismi a supporto:
“Si può decidere di non comprare, ma anche di non vendere!”
“I ruoli di compratore e venditore possono esistere solo l’uno per l’altro: entrambi i ruoli sono ricoperti da esseri dotati di libero arbitrio.”

IL FATTORE TEMPO NEI CONTRATTI

Sebbene anche il tempo sia una “invenzione” dei Terrestri, divenuta ad un certo punto dell’evoluzione un’arbitraria convenzione in uso presso essi, sempre riferita al loro esistere sulla Terra e alla loro percezione della consecutio degli eventi che possono osservare e rapportare, il tempo è diventato uno strumento abbastanza indispensabile per una RAGIONATA e sincronica ORGANIZZAZIONE del vissuto comune terrestre, dato che la durata dell’Esistenza Tutta è indefinita e indefinibile, oltre che infinita, fino a prova contraria, per quanto è dato di sapere, e non esiste un punto di inizio o di fine oggettivo che rappresenti un eventuale “Tempo Zero” dal quale possa partire una misurazione.

Il tempo in realtà “non esiste”, oppure, meglio, “E’ SEMPRE PRESENTE” e “fermo” nel QUI ED ORA, dato che L’Esistenza Tutta è in contratto con se stessa da sempre per esistere ed è in costante TRASFORMAZIONE DI SE STESSA. (quarta legge di creazione: IL CAMBIAMENTO E’ L’UNICA COSTANTE AD ECCEZIONE DELLE PRIME TRE LEGGI).

Si può dire quindi che noi Terrestri usiamo questa convenzione detta Tempo per poter meglio osservare ed intervenire, dal momento che ci è evidentemente data possibilità di farlo, nel divenire della trasformazione della Creazione che testimoniamo attraverso la nostra osservazione dello spazio circostante al nostro punto di osservazione.

I contratti consapevoli TRA TERRESTRI, sono quindi ovviamente e per forza di cose definiti e definibili solo usando ed includendo in essi il fattore TEMPO, esplicitamente o meno.
Ogni contratto consapevole tra Terrestri ha infatti almeno una data certa di INIZIO, nonostante quella di fine possa non essere ben definita al momento della sottoscrizione, ma potrà definirsi durante la trasformazione in corso, in base all’evolversi delle varie situazioni favorite dall’osservare i termini del contratto.
La fine di un contratto consapevole tra Terrestri, arriverà comunque in qualche modo e tempo.

Dovrebbe quindi essere buona norma ricordarsi di mettere ben in chiaro anche l’estensione temporale del contratto durante la sua definizione, onde evitare sorprese sgradite.

Nel tempo infatti, alcuni tipi di contratti possono diventare obsoleti o inutili, possono essere INCLUSI e/o DISSOLTI in altri contratti, possono ESAURIRE IL LORO SCOPO, e possono ESSERE RISOLTI in potenzialmente infiniti modi diversi da quelli pensati all’atto della loro sottoscrizione.

ESTINZIONE DEL CONTRATTO

I contratti si estinguono in vari modi.
Terminano il loro essere liberando tutte le parti da qualsiasi obbligo, principalmente quando tutte le promesse contenute nei termini sono state mantenute appieno da tutte le parti e quindi ONORATE.

Tuttavia i contratti tra Terrestri possono anche non essere onorati da una o più parti, parzialmente o totalmente, per varie cause e/o motivi: tuttavia è quasi inevitabile che in questo caso venga chiesto un rimedio da parte del creditore oppure offerto da parte del debitore, ovvero da parte di chi non ha rispettato tutte o parte delle promesse descritte nei termini del contratto.

Porre rimedio serve a ristabilire onorevolmente la situazione di “parità energetica” tra le parti che altrimenti permarrà ad libitum in disequilibrio, almeno fino a quando non si creeranno in qualche modo le condizioni che indurranno tale parità ad essere ristabilita.

Quando si verifica questa eventualità, la parte che viene a trovarsi in situazione DEBITORIA può tentare di porre rimedio, proponendo inevitabilmente un nuovo contratto, oppure può chiedere alla controparte che il suo debito venga ESTINTO attraverso il PERDONO.
Anche questa richiesta è una evidente proposta di contratto!

Chi è nella posizione CREDITORIA può eventualmente accogliere la richiesta ed ESTINGUERE l’eventuale debito contrattuale PERDONANDO.

Chi è in posizione DEBITORIA, qualora non ottenesse il perdono, dal creditore, dovrà comunque prima o poi e in qualche modo e tempo ribilanciare la situazione di scompenso energetico che ha contribuito a creare.

Per chiudere il cerchio, aggiungo quindi anche la terza, finora non menzionata, delle 4 Leggi di Creazione, che spiega ermeticamente perché la “parità energetica” tende sempre a volersi ristabilire nella Creazione una e tutta, quando c’è una situazione di squilibrio o conflitto in qualche sua parte:
“SI RICEVE CIÒ CHE SI DA”. 

CONCLUSIONE

Certamente questo argomento potrebbe essere espanso all’infinito, tuttavia le nozioni generali che reputo di importanza capitale per comprendere meglio le dinamiche dei contratti, secondo quella che è la mia esperienza diretta, ma facilmente verificabile da chiunque, sono ora illustrate abbastanza esaustivamente.

Questo scritto, oltre ad essere potenzialmente utile in se per se per propria conoscenza personale, è anche propedeutico alla comprensione del percorso/progetto IL M-IO PRIMO MINISTRO ed espone alcune dinamiche standard, sebbene nella realtà ogni contratto è UNICO ed IRRIPETIBILE, diverso da qualsiasi altro.

Mi preme ricordare che ogni Terrestre è una COMPLESSISSIMA SINGOLARITÀ ESISTENZIALE PSICO-BIO-FISICA UNICA ED IRRIPETIBILE, e, per quanto alcune nozioni possano essere trasmesse dettagliatamente e chiaramente da chicchessia, la comprensione di esse passa sempre attraverso l’unico e individuale filtro e bagaglio di conoscenze ed esperienze del ricevente.
Inoltre, finché non si esamina in profondità un proprio individuale CASO di riferimento, cercando punti di connessione con quanto finora esposto, non si potrà mai certificarne la validità e/o veridicità in alcun modo, mancando il primo presupposto di verifica, ovvero
SE STESSI, UN/UNA TERRESTRE OPERANTE SULLA TERRA, INSIEME A TUTTI GLI ALTRI, CON I QUALI E’ IN RAPPORTO ATTRAVERSO UN NUMERO INDEFINITO (e forse indefinibile) DI CONTRATTI!

Aforismi random sul contratto:

– I contratti regolano l’esistenza.

– L’esistenza tutta è in eterno contratto con se stessa per esistere.

– Ogni contratto consapevole tra Terrestri poggia sul loro passato, viene stipulato nel loro presente e cambia il loro futuro, rendendolo come lo hanno deciso.

Grazie
Emanuele Nusca

P.S. IL M-IO PRIMO MINISTRO, oltre ad essere un sito informativo, è anche e di fatto un progetto di azione politica che passa attraverso UNA PROPOSTA DI CONTRATTO ben precisa, il cui intento è illustrato nei vari menù principali e specificatamente, nei termini, in  questa pagina QUI.
… work in progress…

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1 commento

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  1. […] più delicata da spiegare, che riguarda l’IMPEGNO del partecipante, espresso attraverso un CONTRATTO che definisce i TERMINI DI SCAMBIO della PROMESSA che rende possibile il gioco […]

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