L’AUTO AD ACQUA NEL FUTURO DELL’ITALIA?
L’automobile ad acqua non è più una chimera, ma un progetto da industrializzare al più presto.
Lorenzo Errico presenta al mondo le sue scoperte e chiede adesso l’attenzione dei media affinchè i suoi studi e il suo prototipo diventino conoscenza comune e accendano l’interesse di investitori coraggiosi che intuiscano le mille possibilità applicative delle celle ad elettrolisi che splittano l’acqua in idrogeno ed ossigeno e possono così ridurre drasticamente sia i consumi che le emissioni nocive delle normali autovetture, qualora equipaggiate da questo sistema.
Lorenzo ha messo a punto un sistema di celle ad idrogeno che, abbinate ad un opportuno circuito elettronico di controllo, sono in grado di produrre un’abbondante quantità di gas HH-O (Idrogeno ed ossigeno) da immettere nel circuito di alimentazione dei normali motori congiuntamente ad una dose minima di carburante tradizionale, consentendo così un enorme risparmio.
Dal sito ufficiale leggiamo che questa tecnologia può essere applicata ad una vasta gamma di apparecchiature di uso corrente.
“Il gas HHO prodotto impiegando bassissima energia è utilizzabile per molteplici applicazioni che concorrono a diminuire considerevolmente il consumo di carburante, benzina , gasolio , olio vegetale , biogas e naturalmente le emissioni nocive , abbattendo di conseguenza la CO2, CO, HC, NOx, SOx e particolato,Pm 10, Pm 2.5 e derivati.
Gli impieghi più conosciuti sono qui elencati :
Alimentazione di motori endotermici, riducendo l’impiego di combustibili fossili al minimo.
Alimentazione di caldaie a Gasolio e Metano, riducendone drasticamente i consumi e abbattendo ulteriormente le emissioni.
Alimentazione Motori Navali, Motori per macchine movimento terra, tutto il settore ” Automotive “, con beneficio enorme per ambiente e spesa carburanti.
Alimentazione di Turbine e Motori alimentati a BIOGAS, riducendone in maniera drastica il TAR, ( Catrame derivato dal biogas e gas naturale), abbattendo drasticamente CO, HC, NOx , Polveri sottili o Particolato, etc….
Lorenzo ha brevettato il sistema di produzione dell’HHO e di alimentazione dei motori secondo il principio “On Demand” ( produzione dell’idrogeno On-Site a bassissima energia ), Soluzione questa che è stata installata e testata su una Nissan 370 Z, messa a disposizione dalla casa automobilistica giapponese per la sperimentazione, e su alcune tipologie di motori per la Cogenerazione e trigenerazione.”
La nostra società è ormai ipermotorizzata e propro l’elevato consumo dei tradizionali idrocarburi quali benzina e diesel, dal costo ormai davvero eccessivo, è la fonte di inquinamento più importante, nonchè causa di molte malattie.
Modificando opportunamente il parco macchine esistente, si potrà ovviare a tutti questi problemi, oltre a generare una quantità importante di nuovi posti di lavoro che operi alla riconversione dello sterminato parco automobilistico italiano, che diventerebbe così più pulito ed efficiente.
Potete ascoltare la storia di Lorenzo Errico narrata da lui stesso estensivamente nel Podcast N.13 (qui) oppure sul suo sito http://www.hydromoving.com/ dove sono reperibili i risultati dei numerosi test, una sezione domande e risposte, i brevetti e tutti i contatti per raggiungerlo, qualora si fosse interessati ad avere maggiori informazione o inoltrare proposte di collaborazione.
La capacità inventiva degli Italiani è ancora una volta confermata, tuttavia adesso si attendono investitori capaci di tramutare il sogno di una sostenibilità energetica e ambientale in realtà, sorpassando a piè pari la politica che, oltre a propagandare dubbie iniziative in questo senso, è totalmente sorda alle vere opportunità di rinascita economica.
Emanuele Nusca
Questo il nuovo video dove viene mostrato il prototipo funzionante.
https://www.youtube.com/watch?v=D5rgb_zUiMA
La benzina o il gasolio servono a lubrificare il motore … Altrimenti … Se non particolarmente trattato con materiali specifici… Farebbe inchiodare il motore dopo pochi chilometri.
Spero sia stato chiaro.
salve … scusate la mia ignoranza in materia, ma se il sistema riesce a rilasciare piu energia di quella imessa a cosa serve la benzina?
Inoltre ti prego bene di documentarti su come funziona il sistema, parli di batterie e questo mi fa capire che potresti essere fuori strada.
CERTO Le celle SONO ALIMENTATE dall’alternatore e assorbono una certa corrente, ma l’HHO viene prodotto solo a motore avviato e non c’è stoccaggio nell’auto, questa ormai è una cosa detta e ridetta milioni di volte, tra l’altro nei video di Amir e nel podcast con Lorenzo viene ripetuto il concetto che nell’auto c’è un serbatoio di pochi litri d’acqua, dato che con un litro d’acqua distillata risparmi minimo il carburante di 300 su mille chilometri….. è assente invece quella che dovrebbe essere la bombola che dovrebbe contenere il gas hho.
NON CE N’E’ BISOGNO poichè non c’è stoccaggio di hho, lo si produce ON-DEMAND!
REPETITA JUVANT!
Riguardo alla Prius poi… secondo me è una bufala proprio, nel senso che un pacco batterie di UNA Prius ha un impatto ambientale forse pari a MILLE SISTEMI HHO………
Non aggiungo altro……
Se fosse possibile violare il secondo principio termodinamico si potrebbe vivere senza nutristi, viaggiare nel tempo, rimediare agli errori commessi… altro che viaggiare in auto! Una macchina, una pianta, un animale… per produrre energia ne devono impiegare una quantità maggiore in quanto parte di essa viene persa come energia termica. Quindi queste curiose celle elettrolitiche devono essere in qualche modo alimentate per poter effettuare l’elettrolisi e al massimo comportarsi come batterie. Purtroppo tale reazione è tra le meno efficienti e quindi con il motorino a benzina accluso si consumerebbe assai di meno caricando batterie tradizionali, come del resto fa da anni la Prius, – See more at: http://www.ilmioprimoministro.it/lautomobile-ad-acqua-nel-futuro-dellitalia/#comment-438
Ciao Fabrizio,
io personalmente non so se si può o no violare un principio che abbiamo comunque “messo noi” su carta, tuttavia la realtà delle celle ad idrogeno prende piede.
A pochi mesi, 6 per l’esattezza, dall’uscita di questo articolo, scovo con piacere che una piccola azienda individuale situata a Nettuno, ( vicino Roma, 🙂 specifico perchè qualcuno potrebbe pensare che sia sul pianeta al confine del nostro sistema solare… invece è proprio qui in italia ) già installa impianti simili a quello di Lorenzo.
Il titolare si chiama Amir e il suo sito parla chiaro e offre una panoramica completa sull’unico prodotto che vende e installa su quasi tutti i motori a carburante.
TI PREGO di leggere il contenuto di questo link.
http://www.amirhho.com/
In quest’altro invece ci sono i video degli utenti soddisfatti che risparmiano dal 30% in su di carburante sui veicoli più disparati con questo sistema.
http://amirhhomedia.jimdo.com/
Sul sito trovi anche l’indirizzo dove trovarli e la mappa, inoltre sono in programma corsi di formazione per chi volesse documentarsi meglio e acquisire knowledge di prima mano sull’argomento e magari aprire la sua officina in Italia.
Secondo me è un buon business che un meccanico esperto, magari licenziato dalla fiat, con suoi colleghi, potrebbe mettere su anche nel garage di casa sua….
QUANTI MILIONI DI AUTO CI SONO IN ITALIA????
Credo che questa sia una possibilità imperdibile adesso!
Poi le automobili sono ovunque e la usano tutti.
Diminuire i consumi dal 30% in su significa diminuire il consumo di milioni di barili di petrolio… adesso si tratta “solo” di mettere da parte le credenze limitanti e verificare di persona se questi sistemi funzionano o no.
http://www.amirhho.com/corsi-di-formazione/
Inoltre il network pare stia prendendo piede anche in Germania e Francia.
Io per adesso non ho installato il sistema di Amir, ma ho testato il Fuelsaver, molto più semplice da installare, che consente di risparmiare fino al 20%, attestatosi al 14% sulla nostra prova documentata qui:
http://www.ilmioprimoministro.it/risparmio-carburante/
Non ti resta che provare per credere.
La tecnologia e gli scienziati vanno avanti a sperimentare.
Il mercato che pochi coraggiosi stanno mettendo su sfidando le lobbies merita di venire a galla e ringrazio i coraggiosi che sfidano le proprie credenze e si mettono in gioco installando uno di questi dispositivi sui propri mezzi.
I fatti parlano, a prescindere dal fatto che rispettino o no i principi scritti su carta sempre da noi stessi: potremmo esserci sbagliati oppure non sapere tutta la verità in MATERIA ed ENERGIA?
Grazie
Caro Fabrizio,
ti consiglio come premessa di visionare il Brevetto N° TO2011A000404, dopo averlo visionato,e lo trovi anche sul sito con il rilascio del Brevetto stesso da parte dell’Uffico Internazionale brevetti di Munchen (DE), mi saprai dire perchè bisogna per forza consumare più energia di quella rilasciata.
L’utilizzo del Sistema Hydomoving sulle vetture, da non confondere con la singola cella, alimentata ancora con l’Elettrolisi convenzionale,come quelle su menzionate dell’emulo di Wanna marchi Amir,è completamente diverso nella struttura e nella progettazione,una Ns singola cella per produrre quel Gas che producono le tradizionali con un botto di Amper, produce 115 volte tanto con pochissima energia impiegata…Questo è il Key code…..Il resto è solo Aria Fritta. Cmq..leggiti sul sito il menu Kit HHO e Fuel Saver Device e apprenderai perchè la comune cella NON FUNZIONA…e non lo dico solo io …lo dicono l’Ente Americano US.EPA che è l’Istituto Americano per eccellenza per l’Environment (Ambiente).
A rischio di ripetermi, non ho bisogno di leggere il brevetto. Il secondo principio di termodinamica afferma che un qualsiasi dispositivo isolato non può produrre maggiore energia di quanta ne consumi. In altre parole qualsiasi processo dinamico trasforma parte dell’energia di altro tipo in entropia/stato neutro, mentre in accordo con questo principio non è possibile il fenomeno opposto.
Quindi o ne procura di meno, oppure ne recupera da qualche altra parte, come è ad esempio per le reazioni nucleari.
Carissimo Fabrizio,
l’invito a leggere il BREVETTO…era per farti capire..che non stiamo a parlare di acqua calda alla quale tu ti riferisci e rafforza in me il dubbio che tu voglia essere o credi di essere un sapientone…Ingegneria l’abbiamo fatta tutti io con 110 e lode…per la tua non lo so e i principi della Termodinamica li studiano i bambini alle Elementari.Detto questo ti invito ancora una volta a leggere sia il brevetto, che sicuramente..non è stato confermato dal tuo meccanico di fiducia sotto casa …ma da una commissione di 25 Membri..che sicuramente hanno studiato più di te……Ti rifiuti inoltre anche di andare a leggere i Test eseguiti da MMarelli e Control Sistem…Enti Terzi..e anche loro non sono sotto casa tua….Premesso che la tua prosopopea travalica il tuo sapere…allora mi spieghi come mai ..con tutti i consumi di energia che tu decanti…la vettura con 3700 cc ha un’emissione di CO2 di 141 g/Km, contro i 361 forniti sul COC della vettura stessa come parametri di consumo….O credi ancora che ci sia l’omino furbo che la riduce ingoiando il CO e gli HC….?????.
Io abbasserei la cresta e chiederei scusa…a meno che non ti senta cosi Padreterno da farne a meno. Prima leggi e impara…e poi potresti anche avere il diritto di parlare …L’avere una Laurea o un Diploma..non ti da certo il diritto di mettere in dubbio Risultati Certificati da Enti Terzi…e dall’ EPO di Munchen…..che di quelli come te ..pieni di se… ne vedono tutti i giorni…..
Scusami se sono cosi diretto….ma non accetto offese alla mia ed altrui intelligenza….
Non mi sembra tanto diverso da questo, considerato che vengono dichiarati gli stessi risparmi (dal 30 al 50%)….Questi sono anni che ci sono ed il costo è sui 500 euri.
http://www.hho-italia.com/cms.php?id_cms=18
Carissimo William,
se avessi modo di avere, da parte di questi venditori uno straccio di prova…documentata da Enti Terzi Internazionali, che il risparmio sfiora il 50 %….con una cella da loro commercializzata….avrebbero il Nobel…..
Cmq acquistalo e provalo..dopo ci scriverai le tue impressioni.
Siamo in attesa…
Il problema non è l’assenza degli investitori, visto che tale argomentazione più che di interesse commerciale è di vitale interesse per il bene comune del popolo, ma la solita assenza delle istituzioni che, come al solito, preferiscono finanziare incomprensibili incentivi a beneficio delle case automobilistiche piuttosto che sfruttare una tale occasione di rilancio utile a tutti.
E’ inoltre importante considerare come il proprietario dei brevetti in argomento ha tutto l’interesse a monetizzarlo per arricchirsi, quando, al contrario, potrebbe divulgarlo gratuitamente in stile M.T. Keshe se fosse animato da sentimenti più nobili. Del resto, diciamolo apertamente, questa tecnologia, già conosciuta, ha dei costi di produzione-applicazione-diffusione talmente alti da essere irraggiungibili per il popolo normale, ovviamente non a chi ha già le finanza per potervi accedere. E’ importante, quindi, divulgarla a 360° per ottimizzarla, ampliarla ed abbattere i costi, solo così una tecnologia come questa sarebbe di portata indescrivibile.
Ma, purtroppo, questa “invenzione” sembra che stia prendendo la stessa strada dei Tesla Motors: sapete che utilità forniscono? Le stesse di quanto indicato in questo articolo, anche oltre per dirla tutta, ma quanto costa un esemplare di questi?
Carissimo Dario,
lo sforzo che sto cercando di compiere è..al contrario di quello che hai scritto…di rendere il sistema al servizio della comunità….il vile denaro è appannaggio dei soliti investors che chiedono prima quanto costa e quanto si può vendere al contrario di me che ho messo i miei Brevetti a disposizione di tutti….in modo da rendere impossibbile l’acquisto e la relegazione di un tale progetto in un cassetto remoto….Questa la mia mission..se avessi voluto il mero denaro l’avrei già venduto a due delle più grosse case automobilistiche del pianeta…..
Con affetto.
Lorenzo