
L’analisi etimologica e dei significati delle parole della vision aiuta a comprenderne l’essenza.
Dalla rete (wiktionary, etimo.it e treccani.it) :
Idea: dal greco ἰδέα, ossia “aspetto, forma, apparenza”, dalla radice di ἰδεῖν ovvero “vedere”.
È un termine usato sin dagli albori della filosofia, indicante in origine un’essenza primordiale e sostanziale, ma che oggi ha assunto nel linguaggio comune un significato più ristretto, riferibile in genere ad una rappresentazione o un “disegno” della mente.
Governo: dal latino gubernum, ossia “timone della nave”. Governare: dirigere una nave e l’azione del manovrarla. Direzione, guida politica o morale.
Diffuso: dal latino diffundĕre formato da dis- e da fundĕre cioè “versare”, “spargere”. Sparso.
Operare: dal latino operari ossia “lavorare, essere attivo”. Impiegare il suo sapere, la fatica e l’esercizio in checchessia; in senso più generale: Fare.
Democrazia: dal greco δημοκρατία, composto da δῆμος ossia “popolo” e -κρατία -crazia, dal greco κράτος che significa “potere, comando”; più tardi dal latino democratia ovvero “il popolo che comanda”. Governo a cui prendono parte diretta o indiretta tutti i cittadini.
Totale: dal latino tardo totalis e questo da tòtus, “tutto”, “intero”. Che riguarda qualche cosa nella sua interezza e non solo in parte.
Scelta: (scélto, dal latino EX-ELÈCTUS part. pass. di EX-ELÌGERE scegliere) La SCELTA è un atto di volontà che si manifesta con una azione. La scelta individuale è frutto di una decisione esclusiva resasi necessaria in un determinato momento.
La scelta si opta secondo il proprio grado di consapevolezza e/o usando criteri più o meno oggettivi dettati dal tipo di scelta che deve essere compiuta.
La libera scelta è espressione del libero arbitrio posseduto dall’Umano Terrestre.
Perfetto: dal latino perfectus, participio passato di perficere ovvero “compiere”.
E’ perfetto ciò che è compiuto, condotto al termine del proprio percorso di scopo, concluso, completo di tutti i suoi elementi, al meglio delle proprie possibilità di sviluppo.
Perfetto è ciò che è espresso nel miglior modo nel suo genere, assolutamente privo di possibilità di miglioramento. Assoluto, totale, completo.
Attraverso: prep. Da una parte all’altra, in mezzo a, per entro… Anche figurativo: raggiungere lo scopo attraverso (…); di qui il significato di «per mezzo di, in seguito a».
Voto: dal latino vōtum, derivazione di votus, participio passato. di vovere ossia “votare”.
Promessa solenne. Obbligazione strettissima che alcuno si impone di fare checchessia.
Scelta espressa in un’elezione.
Duale: dal latino dualis, derivazione di duo ossia due. Che è condiviso da due. In matematica e fisica, che presenta il carattere di dualità, che viene derivato operando per dualità: ente, teorema,operazione duale.
Cittadino: derivazione di cittade, quegli che abita una città ed è capace di goderne gli onori ed i benefizi. Che è proprio di città o degli abitanti di una città, conforme agli usi della città (contrapp. a campagnolo, rustico). Chi appartiene a uno stato (cioè a una comunità politica, a una nazione), e per tale sua condizione è soggetto a particolari doveri e gode di determinati diritti. (diritto) Chi gode di particolari diritti ed è obbligato ad osservare doveri stabiliti dalla legge che esorbitano da quelli stessi che hanno coloro che vivono in una città senza esserne cittadini.
*La parola Cittadino è virgolettata nella descrizione della vision poiché effettivamente poco adatta e forse addirittura dissonante con il progetto stesso, dato che sminuisce la Totalità dell’Essere Terrestre, soggetto sovrano inclassificabile, se non per propria diretta ed esplicita volontà, data la propria potenziale illimitatezza e riconosciuta capacità di poter decidere per se stesso come e se definirsi.
La propria definizione, scelta o assegnata, non lo esime in ogni caso dalla propria manifestazione materiale, dai propri diritti e doveri e dalle proprie responsabilità derivanti dal proprio esclusivo agire.
Verrà quindi eliminata in un prossimo futuro, quando il progetto avrà preso quota e sarà stato meglio inteso nella sua essenza.
Tuttavia, per questioni di “praticità transitorie” verrà per ora mantenuta.
Terrestre: dal latino terrestris, derivazione di terra ossia “terra”: che si trova sulla terra o sul suolo. Della Terra. Di questa terra, in quanto sede della vita umana (contrapp. a celeste), terreno.
La parola "Terrestre".
Di seguito il video della Seconda Tavola Rotonda dove si è cercato di definire ed elencare una serie di punti di vista sulla parola Terrestre.
Essere Umano Terrestre
** Nel percorso IL M-IO PRIMO MINISTRO il termine “Terrestre” usato per brevità al posto di “Essere Umano Terrestre” è assolutamente essenziale e centrale poiché pretende di essere un termine generalmente usato in consuetudine per L’IDENTIFICAZIONE PRIMARIA di noi stessi, uomini e donne abitanti della Terra, nostra prima casa e luogo di nascita.
Sperabilmente presto ci accorderemo una volta e per sempre sull’uso di questa identificazione DI COMODO, ARBITRARIA E FITTIZIA, in modo da poter proseguire senza alcuna possibilità di fraintendimento tra “Eterne Essenze Incarnate vive ed operanti sulla Terra” essendo questa definizione possibilmente la più adatta e INCLUSIVA possibile.
La definizione ad oggi proposta e non imposta è la seguente:
IL TERRESTRE E’ UN ESSERE DI FATTEZZE UMANE, SINGOLARITÀ ESISTENZIALE PSICO-BIO-FISICA, UNICA ED IRRIPETIBILE DALLE INFINITE POTENZIALITÀ DI ESPRESSIONE CREATIVA, PROVENIENTE PER NASCITA DAL PIANETA TERRA, DOVE SI TROVA AD OPERARE IN PRIMA ISTANZA E DOVE HA LA POSSIBILITA’ DI SPERIMENTARE LA CREAZIONE RELATIVA ALLE POSSIBILITÀ CHE LA TERRA OFFRE, FINCHÈ VIVENTE, OVVERO, FINCHÈ IL TERRESTRE PERMANE NELLA POSSIBILITÀ DI DETERMINARE LE PROPRIE SCELTE E MANIFESTARLE IN AZIONE RICONOSCIBILE DA ALTRO TERRESTRE OLTRE SE STESSO.
Idee e proposte per sostituire il termine Terrestre con uno possibilmente migliore e che identifichi la stessa cosa, sono ben accette e verranno prese in considerazione e discusse e valutate in ogni caso da chiunque farà parte del progetto, proprio perché è il progetto stesso ad operare in modalità di eterna verifica e revisione di se stesso.
Dalla discussione Facebook: https://www.facebook.com/pietro.muni.3/posts/10213930224035990
…. io una affermazione breve, non semplice ce l’avrei ed è questa: “L’ESSERE UMANO TERRESTRE è un’espressione di vita evoluta nel TUTTO, manifesta sulla Terra, capace di intendere e di volere in misura indeterminabile.”
La versione estesa e al momento completa sarebbe invece:
“L’ESSERE UMANO TERRESTRE E’ UN ESSERE DI FATTEZZE UMANE, SINGOLARITÀ ESISTENZIALE PSICO-BIO-FISICA, UNICA ED IRRIPETIBILE DALLE INFINITE POTENZIALITÀ DI ESPRESSIONE CREATIVA, PROVENIENTE PER NASCITA DAL PIANETA TERRA, DOVE SI TROVA AD OPERARE IN PRIMA ISTANZA E DOVE HA LA POSSIBILITA’ DI SPERIMENTARE LA CREAZIONE RELATIVA ALLE POSSIBILITÀ CHE LA TERRA OFFRE, FINCHÈ VIVENTE, OVVERO, FINCHÈ IL TERRESTRE PERMANE NELLA POSSIBILITÀ DI DETERMINARE LE PROPRIE SCELTE E MANIFESTARLE IN AZIONE RICONOSCIBILE DA ALTRO TERRESTRE OLTRE SE STESSO.”
E la conseguente domanda “semplice ed inequivocabile” sarebbe:
Chi si riconosce in questa descrizione?
Il che implica la domanda: chi è pronto ad agire giuridicamente come Terrestre sulla Terra, (ovvero firmarsi nei documenti come tale, non primariamente come cittadino, residente, Italiano…) a qualsiasi livello giuridico immaginabile e/o implementabile?
Su questo c’è tanto da poter costruire a mio avviso, dibattendo sulle diverse posizioni individuali rispetto a questa affermazione, cercando una convergenza su come definirsi, oltre il modo usuale.